Non lavoratori ma schiavi: parliamo di oltre 40 milioni di individui che nel mondo sono vittime della tratta di essere umani. E di queste, quasi 25 milioni sono costrette al lavoro forzato e 15 milioni a forme di matrimonio forzato. Numeri impressionanti che hanno spinto le Nazioni Unite ad adottare l'obiettivo di eliminare il traffico di esseri umani entro il 2030. A ricordarlo è stato stamane il Presidente della della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della quinta giornata mondiale contro la tratta degli esseri umani, e all’indomani della denuncia del Papa all'Angelus contro questa "piaga" che "riduce in schiavitù molti uomini, donne e bambini”, con il richiamo alla responsabilità di tutti nel “denunciare le ingiustizie e contrastare con fermezza questo vergognoso crimine”. Una piaga dalla quale, per Mattarella, nessun paese è immune e che “interpella la responsabilità della comunità internazionale nella sua interezza”. Il riferimento è soprattutto alla condizione dei migranti sfruttati anche nelle campagne del nostro paese o alle ragazze dell'est europeo ed africane costrette a prostituirsi nelle strade delle nostre città. “Nessuno deve avere la tentazione di guardare altrove”, avverte in una nota la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, che da tempo ha impegnato la sua organizzazione su questo fronte. Le principali vittime della tratta di essere umani sono proprio le donne (il 51%) , seguite dai minori (il 28%).
( Articolo completo di Ester Crea domani su Conquiste Tabloid)