Guerra di slogan tra le maggiori forze politiche a un mese esatto dal voto del 23 luglio in Spagna. Il Psoe scommette sulla conferma della maggioranza uscente, lancia un messaggio di continuità, difende e esalta il lavoro del governo Sanchez, convinto di rappresentare 'la Spagna migliore'. Il Pp punta invece al cambio: la sua comunicazione ha come obiettivo demolire i risultati ottenuti dal premier e la sua pratica di governo, il cosiddetto sanchismo. E ricorda di essere 'preparados' alla sfida del nuovo governo, cioè 'pronti', che è lo stesso fortunato slogan con cui Giorgia Meloni ha vinto le ultime elezioni.
Negli ultimi giorni ha anche lanciato la formula 'ci meritiamo un'estate azzurra', azzurra come il colore del suo simbolo. Infine, i due partiti minori, Vox a destra e Sumar a sinistra, al lavoro per recuperare i voti degli indecisi, degli scontenti, di chi non si riconosce nel bipolarismo Pp-Psoe. Nel dettaglio, il partito del premier, in un video lanciato pochi giorni fa, rivendica di rappresentare appunto la parte migliore del Paese, insieme ai risultati positivi dell'esecutivo, soprattutto sul fronte economico: più posti di lavoro, più crescita, meno inflazione. In questa chiave recupera anche simboli nazionali, come la bandiera, affiancata però alle lotte a difesa dell'ambiente e dei diritti civili, a partire da quelli della comunità Lgbt. Poi c’è il Pp che vuole 'derogar', ovvero abrogare, le riforme approvate dal Psoe insieme al voto determinante della sinistra di Podemos e dei baschi radicali di Bildu.
Il Partito popolare di Alberto Núñez Feijóo si candida alla guida del Paese e attacca il Psoe, accusandolo di aver cinicamente governato con forze populiste e estremiste pur di stare al potere. Accuse che ovviamente il Psoe respinge al mittente, rinfacciando ai popolari l'alleanza con l'ultradestra di Vox. "Io intendo governare da solo, poi se il Psoe non vuole veramente che Vox vada al governo non ostacoli la mia premiership con un voto di astensione", è la reazione del segretario Pp. Sui social il messaggio è abrogare il sanchismo, porre fine alle cattive pratiche del Psoe, alla mancanza di rigore e al disprezzo per la verità.
Per la sinistra radicale di Sumar 'Hoy empieza todo', cioè oggi ricomincia tutto, per far capire che questa nuova coalizione guidata da Yolanda Diaz punta a un nuovo inizio. Un messaggio di speranza rivolto all'elettorato frustrato e frammentato, a sinistra del Psoe. La seconda vicepresidente del governo e ministra del Lavoro, presentando la lista, ha detto che "finalmente è arrivato il giorno dell'unità". Le parole dell'ordine diritti, civili e sociali, lotta al precariato, femminismo, tutela dell'ambiente. E una proposta forte: la giornata lavorativa termini alle sei di pomeriggio.
Per Vox, infine, 'decide lo que importa', cioè decidi tu quello che conta. Il partito di Santiago Abascal va all'attacco del politically correct rilanciando con forza l'identità cristiana e centralista della Spagna. Due anni fa aveva recuperato la narrazione trumpiana con lo slogan 'Hacer España grande otra vez', cioè rifare grande la Spagna. In vista del voto di luglio, rettifica il tiro, puntando soprattutto alla demonizzazione del Psoe e delle sue alleanze.
Rodolfo Ricci