Finalmente arriva il piano d'azione Ue sulla Competitività, la 'bussola' dalla Commissione von der Leyen per mettere a terra i risultati dei rapporti Draghi e Letta. Si è ampliato il divario tra Ue e Usa, è la diagnosi, nella produttività, mentre è rallentata la convergenza sull'innovazione dove la Cina ha recuperato terreno e sta vincendo la corsa su alcune tecnologie verdi. "In un sistema globale in cui le tensioni geopolitiche, la competizione per la supremazia tecnologica e la lotta per il controllo delle risorse sono in aumento, la libertà, la sicurezza e l'autonomia dell'Europa dipendono più che mai dalla sua capacità di innovare, competere e crescere", si legge in una bozza del documento. "Senza un urgente cambio di marcia e di approccio, il futuro dell'Ue come potenza economica, destinazione di investimenti e centro manifatturiero è in gioco". La comunicazione dell'esecutivo Ue sarà presentata nella giornata di domani. Avrà azioni già annunciate, come l'avvio del dialogo strategico sull'auto, che confluirà - si apprende ora - in un piano d'azione industriale dell'Ue per il settore automobilistico.
Ci sarà il 'Clean industrial deal' (fine febbraio) con politiche sulla transizione e un piano sull'energia anche per farne scendere i prezzi. E gli interventi di semplificazione ('omnibus' a fine febbraio) che 'pulirà' rendicontazione e due diligence nella finanza sostenibile e il testo sulla tassonomia. Ma ci sarà anche una rivoluzione contro la concorrenza sleale e le sovracapacità produttive "spesso guidate da sovrainvestimenti sistematici e indotti dallo Stato" (si legga Cina): la Commissione proporrà l'introduzione di una preferenza europea negli appalti pubblici per settori e tecnologie critici. Spunta insomma un buy European. Per sostenere le imprese più innovative, come le start-up, si guarda poi al 28esimo regime normativo, ulteriore rispetto a quelli dei 27 Stati membri Ue, come ipotizzato nel Rapporto Letta. Entro fine giugno arriverà poi la proposta sull'Unione dei risparmi e degli investimenti, cruciale per mobilizzare i miliardi di investimenti necessari per colmare il divario.
Serviranno 750-800 miliardi di euro all'anno entro il 2030 secondo il rapporto Draghi, mentre ci sono 300 miliardi di risparmi Ue che ogni anno vengono investiti al di fuori dei confini unionali, ricorda la 'bussola'. È atteso un piano per l'acciaio, chiesto a gran voce dal cancelliere tedesco Olaf Scholz. E trapela anche che l'esecutivo comunitario vuole rivedere il Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Cbam). Con il nuovo bilancio pluriennale dell'Ue dovrebbe entrare quindi in azione l'annunciato Fondo Ue per la competitività, nell'ambito di un ripensamento più ampio su come ripartire i sostegni alla competitività nel bilancio Ue. Cifre nuove sugli impegni economici a sostegno della competitività nella 'bussola' non sono indicate.
L'action plan sulla competitività si baserà su tre pilastri: innovazione, decarbonizzazione e sicurezza economica. Per colmare il gap di innovazione via via verranno proposti: una Visione per l'agricoltura e i sistemi alimentari, una strategia per startup e scale-up, una strategia europea per infrastrutture di ricerca e tecnologia, per un'Unione dei dati, l'iniziativa AI Continent, una strategia europea per le biotecnologie, una legge sulle reti digitali, il 28esimo regime, l'atto sui materiali evoluti, e una 'Quantum strategy'.
Per la decarbonizzazione e la competitività si partirà con il piano d'azione per l'energia accessibile, il dialogo strategico con il settore automobilistico, un nuovo quadro sugli aiuti di Stato a supporto della decarbonizzazione, un Patto di investimenti per i trasporti sostenibili, un pacchetto per il settore chimico, la revisione del Cbam, l'atto per l'economia circolare, una strategia per i porti europei.
Rodolfo Ricci