Per l'erogazione "dei prossimi 25 miliardi" per l'Italia dal Next Generation Eu, che Roma "probabilmente chiederà a dicembre", la Commissione europea "verificherà se gli obiettivi previsti da qui a dicembre, che per il piano italiano sono 51, siano stati raggiunti" e "quanti e quali" lo siano stati. Così il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, intervenuto alla Festa nazionale dell'Unità a Bologna. "Sono ottimista perché vedo che l'Italia ha un presidente del Consiglio e un Governo molto determinati e consapevoli" della priorità di usare le risorse del Next Generation Eu per centrare gli obiettivi di investimento e riforme stabiliti nei piani concordati con Bruxelles.
Dopo i primi 25 miliardi di pre-finanziamento erogati ad agosto, "i prossimi 25 miliardi probabilmente l'Italia li chiederà a dicembre", ha spiegato il commissario Gentiloni, avvertendo che quella del Recovery fund è "una gigantesca opportunità" per i prossimi anni. Per questo, ha aggiunto, è necessario "occuparsi molto delle riforme e degli investimenti. Se non lo facciamo adesso, perderemo l'unica grande occasione che abbiamo avuto di spendere così tanti soldi a fin di bene". "Il Governo mi sembra forte e stabile", ha aggiunto. "Però rendiamoci conto che questa priorità a Bruxelles è vista come una sfida enorme".
"I soldi che sono arrivati finora erano soldi che la Commissione europea ha erogato al momento dell'approvazione dei piani. La sfida è che poi questi piani, stiamo parlando di qualche decina di migliaia di pagine, se pensiamo ai diversi Paesi europei, sono articolati in centinaia di obiettivi da raggiungere con delle date più o meno orientative o più o meno precise in cui questi obiettivi vanno raggiunti. E le prossime erogazioni saranno legate al raggiungimento di questi obiettivi, non saranno più legate all'approvazione del piano", ha spiegato Gentiloni. "Io non sono pessimista" - ha concluso Gentiloni -, ma "vorrei ci fosse maggiore consapevolezza anche nel dibattito pubblico che vedo ogni tanto andare per li rami..."."
Ma l’Italia può andare fiera della risposta forte e rapida delle istituzioni Ue alla crisi Covid.
"Credo che la nostra famiglia politica (Pse, ndr) deve insistere sul fatto che noi siamo stati i primi a mettere in campo il meccanismo Sure per l'occupazione. Poi è arrivato il Next Generation Ue, che qualcuno ha chiamato rivoluzione copernicana", tenuto a sottolineare il commissario Ue agli Affari Economici. "Ora abbiamo opportunità importanti e dobbiamo chiederci cosa vogliamo ottenere con questa risposta espansiva alla crisi? Non vogliamo tornare alla fase precedente al Covid ma vogliamo mettere in campo una crescita diversa e sostenibile", ha aggiunto Gentiloni.
"Le pandemie spesso hanno dato l'opportunità di cambiare le nostre regole globali. E questa oggi è l'opportunità che abbiamo. E ne siamo già dentro perché domani i leader approveranno un nuovo quadro per una tassa minima globale", ha osservato. Bisogna ricordare che la transizione ecologica creerà nuove vulnerabilità, bisogna sostenere i settori del mondo del lavoro e produttivo che ne soffriranno. Il motto deve essere: andiamo avanti e occupiamoci delle persone più fragili. "Per noi è imprescindibile che ci sia una dimensione orizzontale in tutte le trasformazioni che poteremo avanti. Negli ultimi decenni c'è stata una crescita di diseguaglianze in tutto il mondo occidentale e non solo nel mondo occidentale. Mai nella fase post bellica abbiamo potuto osservare una così grande differenza in termini di diseguaglianza", ha aggiunto Gentiloni. Ma sul Recovery altri partner puntano i piedi su altre tematiche. Il premier polacco, Mateusz Morawiecki, a margine della Cop26 di Glasgow, ha avvertito che se Bruxelles continuerà a trattenere le risorse del Recovery "col ricatto", potrebbe mettere a rischio la transizione energetica della Polonia. Lo riportano vari siti di informazione. Tra l'Ue e Varsavia è in atto uno scontro sul rispetto dello stato di diritto, col Pnrr polacco al palo da alcuni mesi. Se la Polonia partecipa come gli altri Paesi Ue al raggiungimento di "ambiziosi obiettivi climatici", devono essere garantite le risorse appropriate, ha detto il premier, aggiungendo: "Qualsiasi tentativo di sottrarre fondi significherà che il ricatto politico di Bruxelles prevarrà sul raggiungimento degli obiettivi climatici".
Rodolfo Ricci