Tutto è pronto per il via libera definitivo del consiglio Ecofin ai Pnrr dei primi dodici Paesi che hanno presentato i piani a Bruxelles, inclusa l'Italia. Gli sherpa hanno sciolto gli ultimi nodi in questi giorni, nella riunione dei rappresentanti permanenti dei 27 Stati membri prima dell'appuntamento con i ministri. Un incontro positivo, servito a fare il punto della situazione, senza portare alla luce nessuna criticità. Del resto, la Commissione europea non ha accettato che il Consiglio chiedesse modifiche ai piani senza il consenso dei governi interessati, una mossa che ha messo a tacere qualunque ambizione di controllo da parte dei Paesi più rigidi.
"L'Italia è certamente molto impegnata in questo periodo con riforme e proposte legislative che fanno parte degli impegni presi per questo piano di recovery, quindi sono fiducioso che il piano italiano sarà fra i 12 approvati", ha detto a Venezia il commissario agli Affari Economici, Paolo Gentiloni. I ministri dell'Economia daranno quindi il via libera al piano italiano e a quelli di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia e Spagna. Per approvare gli altri Pnrr a cui la Commissione ha dato parere positivo in questi giorni (Croazia, Cipro, Lituania e Slovenia) verrà convocato un Ecofin straordinario, informale, il 26 luglio.
Resta in sospeso quello dell'Ungheria: le discussioni tra governo e Commissione sono ancora in corso, e Bruxelles deve dare un parere definitivo a breve termine. A meno che Budapest non chieda un'estensione dell'esame di un mese. Dopo che domani l'Ecofin avrà approvato la tabella di marcia di riforme e investimenti dei primi 12 Paesi, la Commissione dovrà firmare entro due mesi con ognuno di loro accordi con cui concedere prestiti e sovvenzioni, impegnare le proprie risorse e procedere al pagamento del pre-finanziamento (cioè il 13% del totale richiesto con il Pnrr).
Bruxelles userà le risorse raccolte sui mercati attraverso le emissioni di bond comuni. Finora ne ha fatte due, una il 15 e l'altra il 29 giugno, con le quali ha raccolto 35 miliardi di euro. Ne è prevista un'altra entro fine luglio, per arrivare a 50 miliardi, mentre l'obiettivo per il 2021 è arrivare a 80 miliardi. Le cifre saranno comunque riviste a settembre, quando i Paesi potranno richiedere la seconda tranche di fondi del Pnrr. Prima dell'Ecofin si terrà l'Eurogruppo, anche questo con temi importanti ma anche con un ospite d'eccezione. La segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen parteciperà ai lavori per coinvincere i Paesi ancora dubbiosi - fra questi in EUropa l'Irlanda, l'Ungheria e l'Estonia - a sottoscrivere l'accordo siglato dal G20 sulla tassazione globale delle multinazionali.
Rodolfo Ricci