L’Europa cerca di accelerare i tempi sull’erogazione dei fondi del Next Generation eu. Al vertice Ue il commissario europeo, Paolo Gentiloni si aspetta che i primi piani nazionali per il Recovery "siano adottati sotto la presidenza portoghese", entro fine giugno. Il responsabile comunitario dell'Economia lo ha ribadito anche al pranzo a porte chiuse con gli ambasciatori dell'Ue, al Coreper, secondo quanto si apprende da fonti diplomatiche europee. L'incontro, dopo le riunioni informali di Eurogruppo e Ecofin, in Portogallo, di venerdì e sabato, è stata un'occasione per fare il punto sullo stato dell'arte per il rilancio dell'economia dell'Unione, avviata verso il rimbalzo proprio sotto la spinta del Recovery fund, e con le vaccinazioni Covid ormai a pieno ritmo, a 200 milioni.
Con la presentazione di quello cipriota, i piani nazionali ricevuti da Bruxelles sono saliti a 18 e la presidenza portoghese intende pianificare l'approvazione di una prima tranche all'Ecofin del 18 giugno, pronta anche a convocare una seduta straordinaria nell'ultima settimana di giugno per il possibile via libera ad una seconda tranche. "Il nostro obiettivo strategico dovrebbe essere quello di ottenere il primo esborso delle risorse del Recovery fund "al più tardi entro la fine di luglio" per poter tornare al livello di Pil pre-crisi entro l'inizio del 2022, ha confermato anche. il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire. "È tanto più importante che la decisione sulle risorse proprie» necessaria per attivare il
Recovery fund venga ratificata da tutti i Paesi il prima possibile e che la Commissione Ue dia un'approvazione formale di tutti i piani nazionali di ripresa al più presto", ha aggiunto Le Maire.
Al summit di Bruxelles, nel corso del bilaterale tra il premier Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron, sono stati affrontati - a quanto si apprende - i temi dell'agenda europea, e in particolare la gestione dei flussi migratori e le prospettive di stabilizzazione in Libia e nel centro-Africa, all'insegna di una rafforzata cooperazione tra Italia e Francia. Nella prospettiva delle decisioni in materia migratoria che saranno sottoposte al prossimo Consiglio europeo, i due leader hanno condiviso la necessità di uno stretto e costante coordinamento tra Roma e Parigi mirato ad un ruolo più incisivo dell'Unione europea in Africa.
La verità è che il tema della migrazione non è stato affrontato nella sostanza ma "più capi di Stato e di governo Ue hanno fatto domanda di ritornare sul tema al prossimo vertice europeo in funzione della responsabilità dell'Ue su questa materia",ha riferito il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al termine della prima giornata di lavori del vertice. Rispondendo a una domanda di un giornalista spagnolo, Michel ha anche sottolineato che nel corso del breve scambio sulla migrazione intercorso tra i leader Ue è stata riaffermata la solidarietà europea alle autorità spagnole sulla situazione nell'enclave di Ceuta, ribadendo che "le frontiere spagnole sono frontiere europee".
Rodolfo Ricci