Come largamente annunciato, il gruppo automobilistico francese PSA (Peugeot Citroen) ha ufficializzato oggi l’acquisto della tedesca Opel per 1,3 miliardi di euro. In questo modo, il gruppo diventa il secondo costruttore auto in Europa dietro Volkswagen. Oltre all’acquisto di Opel e del marchio britannico Vauxhall - che spera far tornare in attivo entro il 2020 - Peugeot-Citroen-Ds, riprenderà insieme alla banca BNP Paribas la filiale finanziaria di GM Europe per 900 milioni di euro. La divisione europea di Gm è in deficit cronico, con la perdita di 257 milioni di dollari lo scorso anno. In 16 anni, il conto ammonta a 15 milioni di dollari. Psa punta ad un ritorno agli utili di Opel/Vauxhall nei prossimi tre anni, con un “margine operativo del 2% entro il 2020 e del 6% entro il 2026”. Con l’acquisto, il costruttore aumenta la sua capacità di produzione, passando da tre milioni di veicoli prodotti annualmente a oltre quattro milioni. “Siamo fiduciosi nella significativa accelerazione del risanamento di Opel/Vauxhall con il nostro sostegno, nel rispetto degli impegni assunti da Gm verso i dipendenti”, dice in una nota il numero uno di Psa, Carlos Tavares, tornando a fornire tutte le garanzie ai lavoratori di Germania e Gran Bretagna, dopo le rassicurazioni dei giorni scorsi. La transazione posiziona il gruppo parigino al secondo posto in Europa, con una quota di mercato del 17%. Questa presenza sui mercati europei dovrebbe servire come nuovo trampolino di crescita internazionale.
Una valutazione sostanzialmente positiva dell'operazione Psa-Opel arriva anche dal sindacato IG Metall. "Ci aspettiamo un piano industriale che metta al primo posto la sicurezza dei lavoratori: ne va del futuro dei 19 mila dipendenti tedeschi di Opel". Nell'insieme, tuttavia, IG Metall vede "più opportunità che rischi" nell'acquisizione da parte di Psa, dato che "si tratta di due marchi ricchi di tradizione". Dunque il sindacato intende entrare "costruttivamente ma non ingenuamente" nel processo di transizione.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)