Tra gli undici incontri bilaterali in programma nell'agenda del presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, particolarmente rilevante quello con la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Grazie per la tua leadership, Lula, ci sei riuscito a Rio. L'Europa sostiene pienamente la vostra Alleanza globale contro la fame e la povertà. Abbiamo discusso anche dell'accordo Ue-Mercosur, di grande importanza economica e strategica, ha scritto von der Leyen sul suo account X, subito dopo la fine dell'incontro con il presidente del Brasile. Sia la presidenza del Brasile che quella della Commissione europea non hanno fornito ulteriori dettagli su quanto discusso ma, secondo quanto riporta Cnn Brasil, secondo fonti governative verde-oro non c'è alcuna prospettiva di una svolta sull'accordo Mercosur-Ue al G20".
Le discussioni, tuttavia, continuano a livello tecnico e nei prosimigiorni si terrà un ciclo di negoziati a Brasilia con gli inviati del Mercosur e dell'Ue. Rio de Janeiro doveva essere in continuità con il G7 italiano, per proseguire nell'apertura e nel dialogo con tutti, a partire dal SudGlobale. Una priorità per Giorgia Meloni, che aveva dato mandato agli sherpa di promuovere l'esperienza italiana a partire da quel piano contro la povertà che fa il paio con l'Alleanza lanciata da Luiz Inacio Lula da Silva. Ma le due guerre, e quella in Ucraina soprattutto, alla luce dei pesanti raid russi sulle infrastrutture civili, stanno complicando la trattativa per arrivare a una dichiarazione finale che possa essere sottoscritta da tutti. Alla vigilia del Vertice G20 la Presidente del Consiglio italiana ha avuto un incontro bilaterale con il Presidente del Brasile. Lo ha reso noto un comunicato di Palazzo Chigi spiegando che "sul piano bilaterale, è stata manifestata la comune volontà di continuare a lavorare per rafforzare il partenariato tra Roma e Brasilia, individuando i settori prioritari sui quali focalizzare l’attenzione, a partire da quello economico-commerciale, avvalendosi anche della collaborazione della storica presenza della numerosa Comunità italiana in Brasile".
In questo ambito, sono state messe in luce le importanti opportunità nei settori dell’energia e dello sviluppo infrastrutturale. Meloni ha ricordato quindi "che le imprese italiane hanno intenzione di investire 40 miliardi di euro in Brasile e ha parlato di aggiornare gli accordi di partenariato e di cooperazione economica tra i due Paesi". Ma una agenda globale per la tassazione dei super-ricchi non è più rinviabile, scrive Oxfam in un messaggio per l'apertura del vertice del G20. "L'1% più ricco nei Paesi del G20 detiene il 31% della ricchezza, mentre la metà più povera della popolazione appena il 5%", scrive l'Ong, mentre negli ultimi 20 anni la ricchezza di quell'1% è cresciuta del 150% in termini reali e oggi ammonta a 68.700 miliardi di dollari, pari a quasi due terzi del Pil planetario.
Di qui "l'appello urgente" ai leader riuniti in Brasile per un piano d'azione coordinato, dopo gli impegni assunti nel G20 Finanze di luglio. In quell'occasione, ricorda Oxfam, per la prima volta nella storia, su spinta della Presidenza brasiliana, i ministri delle finanze del G20 hanno concordato di promuovere forme di cooperazione internazionale in materia fiscale volte ad assicurare maggiore equità e progressività dei sistemi impositivi.
"Il Paese più disuguale del G20, in termini di distribuzione della ricchezza, è proprio il Brasile, dove l'1% più facoltoso ha in mano il 48% della ricchezza nazionale, seguono il Sudafrica con il 42% e l'Argentina con il 40%. In Italia il top 1% deteneva, a fine 2022, il 23,1% della ricchezza nazionale netta", si legge nella nota di Oxfam.
Rodolfo Ricci