Un’altra novità, tutta da discutere. Infatti. la Commissione europea sempre più vicina a rivoluzionare le regole di spesa dei fondi di coesione, che distribuiscono decine di miliardi di euro all'anno per colmare il divario economico tra le regioni più ricche e quelle più povere dell'Ue. Lo riporta anche l'edizione europea del Financial Times, parlando dei negoziati sul prossimo bilancio europeo a lungo termine (2028-2034) che inizieranno in autunno. Uno dei cambiamenti più controversi auspicati dall'esecutivo europeo, scrive il quotidiano finanziario, è di associare le riforme ai pagamenti, invece di compensare automaticamente i paesi più poveri. In sostanza, la condizionalità a cui si ispira Bruxelles è simile a quella impostata nel Recovery Fund, il fondo da 800 miliardi per la ripresa economica dalla pandemia che eroga risorse sulla base delle riforme messe in campo dai Paesi attraverso i loro piani nazionali di ripresa e resilienza.
Associare le riforme ai pagamenti, nella visione della Commissione europea, renderà la spesa più efficace e di impatto. Nell'attuale bilancio infatti circa un terzo delle risorse è destinato alla Coesione, mentre un altro terzo è destinato alle sovvenzioni agricole della Pac.
Ungheria, Slovacchia e Stati baltici sono i primi cinque beneficiari netti dei fondi di coesione, che probabilmente si opporranno a qualsiasi mossa che considerano potenzialmente limitante i loro pagamenti, rendendo i negoziati sul prossimo bilancio pluriennale tra i più complessi e impegnativi. Sul fronte complesso delle nomine, la riconfermata presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen avrebbe deciso di affidare a Raffaele Fitto la vicepresidenza esecutiva responsabile dell'economia nella prossima Commissione europea.
Lo ha scritto oggi il quotidiano tedesco Die Welt, citando fonti diplomatiche europee e interne alla Commissione. Il quotidiano aggiunge che il candidato francese Thierry Breton, attuale Commissario per il mercato interno, dovrebbe avere nella nuova Commissione von der Leyen la Vicepresidenza esecutiva responsabile per l'industria e l'autonomia strategica. Una Vicepresidenza esecutiva per l'attuale ministro per gli affari europei è l'obiettivo dichiarato dal governo italiano. A Bruxelles si sta delineando in queste ore la configurazione provvisoria della nuova Commissione europea, l’organo esecutivo dell’Unione europea.
Von Der Leyen vuole assegnare una delega alla difesa, a seguito della guerra in Ucraina, e una al Mediterraneo, dedicata ai flussi migratori e alla cooperazione con Nord Africa e Medioriente. Poi si valuta una delega specifica sugli alloggi, per promuovere abitazioni più accessibili e sostenibili, e una sulla digitalizzazione, focalizzata su intelligenza artificiale e cybersicurezza. Settori come energia e clima subiscono il cambio degli equilibri al Parlamento europeo e la virata a destra, mentre fondi di coesione e Agricoltura garantiscono la gestione grandi risorse finanziarie ma anche forte critiche sulla distribuzione degli aiuti.
Rodolfo Ricci