Nelle ennesime previsioni della Commissione europea "l'equilibrio dei rischi è sbilanciato verso esiti più avversi. L'incertezza rimane eccezionalmente elevata, in un contesto di prolungate tensioni geopolitiche e del rischio di un ulteriore ampliamento della crisi in Medio Oriente". È questo il pensiero del commissario Ue per gli Affari economici Paolo Gentiloni presentando le previsioni di inverno dell'esecutivo comunitario. A causa della crisi nel Mar Rosso "i tempi di consegna per le spedizioni tra l'Asia e l'Ue sono aumentati di 10-15 giorni e i costi sono aumentati di circa il 400%". Il commissario europeo per l'Economia, precisa tuttavia che "almeno finora, né le catene di approvvigionamento globali né quelle dell'Ue appaiono sotto tensione".
"L'aumento dei costi di spedizione è destinato a esercitare una limitata pressione al rialzo sull'inflazione nell'Ue", ha sottolineato."È in nostro potere ed è nostra responsabilità, sostenere una crescita sostenuta e sostenibile. L'efficace attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza è una priorità fondamentale, così come la duplice transizione verso un'economia verde e digitale".Andiamo ai dati. Bruxelles rivede al ribasso le stime di crescita per l’Italia. Il nostro Paese crescerà dello 0,7% nel 2024 (rispetto allo 0,9% previsto dalle stime Ue dell’autunno). Limata al ribasso anche la stima di crescita dello scorso anno: il Pil, secondo la Ue, è cresciuto nel 2023 dello 0,6% (rispetto alla precedente stima dello 0,7%).
Le previsioni d’inverno della Commissione Ue rivedono al ribasso la crescita sia nella Ue che nell’Eurozona: nel 2024 il Pil crescerà dello 0,9% nella Ue (rispetto alla stima precedente dell’1,3%) e dello 0,8% nell’Eurozona (rispetto all’1,2% della stima precedente). Nel 2025 l’economia tornerà in una nuova fase espansiva e crescerà dell’1,7% nella Ue e dell’1,5% nell’Eurozona. Sempre secondo le nuove stime Ue, l’inflazione si ridurrà più velocemente del previsto. Nella Ue passerà dal 6,3% del 2023 al 3% del 2024 e al 2,5% del 2025. Nella zona euro diminuirà dal 5,4% del 2023 al 2,7% del 2024, al 2,2% del 2025. In Italia l’inflazione è stimata al 2% nel 2024 e al 2,3% nel 2025 come effetto di un atteso aumento dei salari, spinto dal settore pubblico.
Manovre correttive all’orizzonte? "Non è mai modo di agire della Commissione parlare di manovre correttive tanto meno di fronte a cambiamenti dello zero virgola di questa o quella previsione", ha sottolineato Paolo Gentiloni, interpellato sull'eventualità che l'esecutivo chieda una correzione dei conti all'Italia. "Sicuramente si può dire che le previsioni riguardo all'Italia sono largamente nella media europea come succede da dopo la pandemia e questo credo che sia una valutazione che può dare fiducia all'economia italiana". Male invece la Germania: "La stagnazione della crescita nell'Eurozona nel quarto trimestre del 2023 è stata in gran parte determinata dalla contrazione in Germania", scrive la Commissione europea.
Rodolfo Ricci