Venerdì 18 ottobre 2024, ore 4:05

Bruxelles 

L'Ue alza allo 0,9% il Pil dell'Italia 2024 ma il debito crescerà ancora  

L'Italia - con un Pil rivisto in rialzo dello 0,9% nel 2024 e dell'1,1% nel 2025 - quest'anno crescerà più di Germania e Francia. È quanto emerge dalle previsioni economiche di primavera della Commissione europea. "Dopo la recessione nel 2023, si prevede che l'attività economica in Germania ristagnerà nel 2024", evidenzia la Commissione europea. La crescita di Berlino è prevista allo 0,1% nel 2024 per poi raggiungere l'1% nel 2025, restando fanalino di coda tra i maggiori Paesi dell'Eurozona. La Francia crescerà invece dello 0,7% nel 2024, per arrivare all'1,3% nel 2025. A trainare l'Eurozona risultano essere i Paesi del sud.

La Commissione europea prevede che il rapporto del deficit sul prodotto interno lordo dell'Italia dopo il 7,4% del 2023, scenderà al 4,4% nel 2024, per risalire al 4,7% nel 2025. Si attende che il rapporto del debito pubblico sul prodotto interno lordo dell'Italia dopo il 137,3% del 2023, salirà al 138,6% nel 2024 e al 141,7% nel 2025.Le previsioni economiche complete di primavera della Commissione, con un aggiornamento anche sulle attese su quali saranno i trend per deficit e debito, andranno ad integrare i dati che l'esecutivo comunitario userà per elaborare la richiesta di aggiustamento ai Paesi sulla base del nuovo Patto di stabilità, con le traiettorie di riferimento attese il 21 giugno, sulle quali i Paesi dovranno poi presentare i piani pluriennali di spesa per il 20 settembre. Il 19 giugno, nell'ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo, saranno poi aperte formalmente le procedure per disavanzo eccessivo.

La fotografia di aprile di Eurostat ha già indicato un deficit oltre il 3% per undici Paesi Ue che ora sono a rischio di un cartellino giallo da Bruxelles.La Commissione europea ribadisce che i Paesi che hanno sforato in maniera solo lieve il limite del 3% sul rapporto deficit-Pil, e solo in maniera temporanea, potrebbero evitare l'apertura di una procedura per deficit eccessivo. Il commissario Gentiloni ha precisato che le stime comunitarie non considerano le previste privatizzazioni del governo Meloni: "Mancano i dettagli".

I dati italiani sul versante del debito sono preoccupanti, tanto più che in altri paesi, altrettanto in difficoltà in quest’ultimo decennio, la situazione è meno grave. In Grecia, il debito pubblico è stimato in calo dal 161,9% del Pil nel 2023 al 149,3% del Pil nel 2025. In Portogallo, il saldo passerà al 99,1% del PIL l’anno scorso al 91,5% del Pil l’anno prossimo. "L’incertezza e i rischi negativi per le prospettive economiche - ha sottolineato Gentiloni - sono ulteriormente aumentati negli ultimi mesi, soprattutto a causa dell’evoluzione della prolungata guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e del conflitto in Medio Oriente".

La persistenza dell’inflazione negli Stati Uniti potrebbe portare a ulteriori ritardi nei tagli dei tassi negli Stati Uniti e non solo, con un conseguente inasprimento delle condizioni finanziarie globali. E dovrebbero arrivare a novembre le richieste della Commissione Ue sull'aggiustamento di bilancio legato alla procedura per disavanzo eccessivo con il nuovo Patto di stabilità, ha annunciato il commissario Paolo Gentiloni. "Si sta finalizzando la discussione tra la Commissione e i diversi governi l'ipotesi di presentare le decisioni" sulle procedure europee per disavanzo eccessivo "nel pacchetto di primavera di giugno ma presentare le raccomandazioni ai diversi Paesi nel pacchetto di novembre".

Rodolfo Ricci

( 15 maggio 2024 )

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