La settimana scorsa, la Rede Globo ha pubblicato una notizia-bomba destinata a sconvolgere i difficili equilibri su cui si regge il precario governo di Michel Temer e dei suoi alleati: nel marzo scorso il Capo del Governo, nonché Presidente della Repubblica in carica, Temer, ha chiesto ad alcuni imprenditori “amici” di versare importanti somme di denaro a un suo stretto collaboratore. Il denaro sarebbe poi stato destinato all’ex presidente della camera Cunha. Sono state trasmesse le registrazioni delle telefonate che inchiodano Temer. Lui, da parte sua, ha dichiarato che non si dimetterà.
Cunha, da febbraio è in prigione per corruzione. Per qualche tempo, dopo il suo arresto, aveva minacciato di parlare e di coinvolgere l’intero mondo politico, secondo lui altrettanto corrotto e meritevole della pena a cui lui, inaspettatamente, era stato condannato.
Ma poi, improvvisamente si era acquietato. E l’avevamo quasi dimenticato, se non per ricordare, casualmente, che era stato il protagonista dell’impeachment di Dilma. Ma evidentemente Temer no: non aveva abbandonato il suo vecchio amico e compagno di partito.
Nella stessa operazione di Magistratura e Polizia Federale è stata arrestata anche la sorella dell’attuale Presidente del PSDB, Aecio Neves, che la utilizzava come collettore di imponenti tangenti. Aecio è stato il concorrente di Dilma nell’ultima disputa presidenziale.
In sostanza: non si salva nessuno. Anche se si tratta di una situazione intuibile, il fatto che sia venuta esplicitamente alla luce oggi e con il sostegno di prove (registrazioni, filmati, documenti e testimonianze) indica uno stadio nuovo della crisi politica brasiliana e l’inizio di una fase pericolosa e dalle soluzioni oggi imprevedibili.
Interpretazione: la corruzione, caratteristica storica della promiscuità tra mondo imprenditoriale e potere pubblico brasiliano, oggi è divenuta una pratica insostenibile per un sistema che intende aprirsi definitivamente all’economia mondiale.
A questo punto la domanda su quali siano le soluzioni possibili per uscire da questa crisi che se da un lato è un segnale definitivo dell’inconsistenza e dell’illegittimità della Presidenza Temer, dall’altra non lascia intravvedere soluzioni istituzionali né facili, né immediate. E anche questo contribuisce ad aumentare il discredito e la sfiducia diffusa dei cittadini nei confronti della politica.
Vitória, 22 maggio 2017
Articolo completo di Franco Patrignani (INAS BRASIL) domani su Conquiste Tabloid