Giovedì 24 ottobre 2024, ore 20:18

Kazan 

I nuovi Brics vogliono un mercato comune alternativo all’Occidente 

Entra nel vivo il vertice Brics+ di Kazak, nella Repubblica russa del Tatarstan, circa 700 chilometri a est di Mosca, nel formato allargato ufficialmente a nove membri. La sessione di oggi è stata aperta dal padrone di casa, il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, che ha fissato un ordine del giorno composto dall'approfondimento della cooperazione nel settore finanziario, dai fronti di conflitto e dall'espansione dell'alleanza, che al momento conta nove stati membri. Oltre ai cinque stati fondatori (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) si sono aggiunti da quest'anno Iran, Egitto, Etiopia, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita.

Hanno fatto richiesta di adesione Turchia, Azerbaigian e Malesia. Al summit partecipano però ben 36 delegazioni: ciò ha permesso al Cremlino di vantare "il più grande evento di politica estera mai organizzato" da Mosca e di smentire le narrative sul proprio isolamento internazionale. Il presidente russo ha inoltre proposto di lavorare a una borsa comune per alcuni importanti beni alimentari: "I paesi Brics sono tra i maggiori produttori mondiali di cereali, legumi e semi oleosi. A questo proposito, abbiamo proposto di aprire una borsa dei cereali Brics", ha detto, pensando a un modello da applicare in futuro allo scambio di altre importanti materie prime come petrolio, gas e metalli. Questo vertice è la terza occasione in cui Putin incontra Xi Jinping quest'anno, segno di rapporti politici ed economici ormai molto stretti. Il presidente cinese ha esortato i paesi Brics ad approfondire la cooperazione finanziaria ed economica con l'obiettivo di riformare l'architettura finanziaria mondiale. Ha anche sottolineato il ruolo del blocco nel garantire la sicurezza globale e ha ribadito la necessità di evitare un'escalation del conflitto ucraino. Cina e Brasile hanno presentato un piano di pace che l'Ucraina ha respinto.

Anche la cooperazione della Russia con l'India è florida, poiché Nuova Delhi vede in Mosca un partner consolidato dai tempi della Guerra Fredda, nonostante gli stretti legami della Russia con il principale rivale dell'India, la Cina. Gli alleati occidentali vogliono che l'India sia più attiva nel persuadere Mosca a porre fine ai combattimenti in Ucraina, ma Modi ha evitato di condannare la Russia, sottolineando una soluzione pacifica. "Noi sosteniamo il dialogo e la diplomazia, non la guerra", ha affermato Modi durante la riunione. "Come piattaforma diversificata e inclusiva, i Brics possono svolgere un ruolo positivo in tutti i settori", ha aggiunto. Alla prima partecipazione da stato membro, l'Iran, rappresentato del presidente Masoud Pezeshkian, ha chiesto ai partner "di utilizzare tutte le loro capacità collettive e individuali per porre fine alla guerra a Gaza e in Libano".

Conflitti in cima alle preoccupazioni anche del presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, che ha lanciato un appello per evitare un'escalation nelle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, che secondo lui rischiano di "diventare globali". "Come ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, Gaza è diventata il più grande cimitero di bambini e donne del mondo. Questa assurdità si è ora estesa alla Cisgiordania e al Libano", ha detto il capo di Stato brasiliano. "In un momento in cui stiamo affrontando due guerre che potrebbero potenzialmente diventare globali, è essenziale ripristinare la nostra capacità di lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni", ha concluso.

Proprio Erdogan è arrivato a Kazan, mentre dal Cremlino è arrivata la rassicurazione che l'adesione di Ankara alla Nato non costituisce un ostacolo all'ingresso nei Brics. Nell'agenda di Putin c'è stato, inoltre, un colloquio con il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che ha ripetutamente criticato le azioni di Mosca in Ucraina e che sta compiendo la sua prima visita in Russia in più di due anni.

"Abbiamo bisogno della pace in Ucraina, una pace giusta in accordo con la Carta delle Nazioni Unite, la legge internazionale e le risoluzioni dell'Assemblea generale dell'Onu", ha detto Guterres, citato dall'agenzia Ria Novosti. "Abbiamo bisogno - ha aggiunto il segretario generale - della pace con un cessate il fuoco immediato a Gaza, il rilascio immediato senza condizioni di tutti gli ostaggi, l'effettiva fornitura di aiuto umanitario, la fine dell'occupazione e un progresso irreversibile verso una soluzione a due Stati". 

Rodolfo Ricci

( 24 ottobre 2024 )

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