In piano di Tsipras è arrivato sul tavolo dell'Eurogruppo, convocato per domani, dopo un primo esame, oggi, da parte dell'ex Troika. Un piano da 12 miliardi invece degli 8 del precedente. Prime reazioni positive dai leader europei: Hollande promuove il piano, Renzi ritiene possibile un accordo già domani; secondo Padoan sono stati fatti importanti passi avanti. Promozione anche da parte del presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem, che giudica 'esauriente' il piano. Berlino: 'Anche con ok dell'Eurogruppo, vertice di domenica sarà necessario'.
Tra le misure proposte nel piano, l'addio alle pensioni 'baby', la rinuncia allo sconto dell'Iva per le isole più turistiche, e l'aumento delle tasse per armatori e imprese. Il leader greco cercherà fin da oggi il consenso anche nel Parlamento ellenico. Intanto ammonta ad oltre 53 miliardi il prestito triennale che la Grecia chiede al Fondo salva stati.
Più sensibile alle sirene di Washington il Presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, il quale, affidando il suo pensiero ad un tweet, ha spiegato che “le proposte di Atene devono essere accompagnate da una proposta realistica dai creditori sulla sostenibilità del debito per creare una situazione ’win win’”.
Da Atene, intanto, il ministero delle Finanze ha annunciato che le banche greche resteranno chiuse fino a lunedì prossimo incluso. Secondo il quotidiano Kathimerini, responsabili bancari stimano che la liquidità esistente sarà sufficiente fino a lunedì compreso. Tuttavia, si aspettano che sorgano difficoltà a meno che quello stesso giorno la Banca centrale europea (Bce) non innalzi il limite di liquidità di emergenza (ELA). Gli stessi funzionari hanno sottolineato che nell’eventualità che la Grecia non raggiunga un accordo con i suoi creditori e l’ELA non venga aumentata, sarà improbabile che già da lunedì i greci potranno ritirare anche il limite di 60 euro al giorno fissato per ogni conto bancario presso gli sportelli automatici. Inoltre, Kathimerini ha rivelato che il governo sta valutando la possibilità di imporre un limite di 1.000 euro alla quantità di denaro contante che i greci possono portare in caso di viaggi all’estero. Tanto più che negli ultimi dieci giorni, a partire dall’annuncio del referendum in Grecia si è impennata la richiesta di permessi per l’espatrio. Secondo il Direttorato per i passaporti della polizia nella sola Atene solo ieri sono state presentate 1.580 richieste, con un aumento di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre la media sul lungo periodo in questa fase di vacanze era di circa 600.