Nonostante le difficoltà del periodo pandemico, la ripresa è forte in Europa, e quasi sorprende. Il commissario dell'Unione europea per l'Economia, Paolo Gentiloni, in un'intervista al Corriere della Sera sottolinea che i dati di crescita dell'area euro nel secondo trimestre, più 2,2%, sono anche meglio delle prime stime. Il successo dell'Italia si giocherà nei prossimi mesi. "Andiamo verso l'autunno più importante per l'economia italiana da mezzo secolo, un autunno storico", ha dichiarato l'ex premier. Questo perché "ci giochiamo l'ingresso in questo piano europeo che può dare qualità, durata e spinta alla ripresa" e il fatto che attorno vi sia "un clima di ottimismo mi pare positivo". I fondi ci sono, "ora i progetti vanno messi a terra". Ecco perché l'autunno è così importante.
Dal successo dell'Italia dipende quello di tutto il piano europeo. "L'Italia è cruciale per l'intera operazione - ha spiegato Gentiloni -: dei 48,6 miliardi distribuiti dalla Commissione come prefinanziamenti, 25 sono andati all'Italia". Ci sono scadenze da rispettare, e il commissario Ue ha sottolineato che ci sono da completare le riforme su giustizia civile, concorrenza, regime fallimentare e poi la legge-delega sul fisco. Non ha dubbi Gentiloni, "il governo ha le idee chiare sul tema e il parlamento ha mostrato fin qui una buona consapevolezza". Quello che manca è "il senso di questa missione nazionale". Per il commissario c'è la tendenza a seguire i fuochi del giorno. Sì alla riduzione del cuneo fiscale, ma "nei Paesi ad alto debito serve una cautela particolare" nel ricorrere al deficit, ha dichiarato il commissario europeo. "Se un Paese ad alto debito usasse l'occasione del piano di Recovery per avere un aggravio permanente nel bilancio -ha precisato Gentiloni -, sarebbe un errore".
Intanto Manfred Weber, presidente del gruppo del Ppe al Parlamento Ue, ha annunciato che non si candiderà alla presidenza del Parlamento europeo nel rinnovo delle cariche di metà mandato. Weber precisa che "la seconda metà del mandato alla presidenza dell'Eurocamera appartiene al Gruppo del Ppe", dopo la staffetta con i Socialisti e Democratici. "Alle ultime elezioni, il Ppe ha mantenuto in modo convincente la sua posizione di più grande partito politico in Europa. Durante i negoziati politici che sono seguiti tra i tre maggiori gruppi politici, il mandato del presidente del Parlamento è stato diviso tra S&D e Ppe", ha spiegato Weber.
"Quindi, con l'avvicinarsi del medio termine alla fine dell'anno, il Gruppo del Ppe sta ora avviando il processo per designare il nostro candidato ad assumere il ruolo di Presidente dalla sessione plenaria di gennaio in poi - ha aggiunto -. Questo accordo non è condizionato a nessun candidato o circostanza specifica. La seconda metà del mandato appartiene al Gruppo del Ppe". E poi Salvate Basilea 3. L'accordo globale per fare tesoro della grande crisi finanziaria, e varare una stretta su requisiti di capitale, liquidità, leva finanziaria, è pronto per essere trasformato in legge: ma le banche centrali europee, con alcuni assenti illustri come la Francia, temono che la Commissione europea finisca per annacquare le regole, e passano al contrattacco. Una lettera congiunta delle banche centrali nazionali, i 'vigilanti’ delle banche, a firma dei governatori fra cui Ignazio Visco di Bankitalia e Jens Weidmann della Bundesbank, avverte Bruxelles, luogo di convergenza delle pressioni del settore bancario e della spinta politica per una soluzione di compromesso: occorre "garantire che la proposta sia adottata tempestivamente e che soddisfi per intero e in modo coerente l'accordo globale noto come Basilea 3".
Rodolfo Ricci