Nuova stretta sui dazi Usa alla Cina. Secondo quanto anticipato prima da Bloomberg e poi confermato da fonti vicine al dossier, il presidente Donald Trump sta valutando di aumentare dal 10 al 25% i dazi già imposti su 200 miliardi di beni cinesi importati. Il rischio è fare aumentare i prezzi di televisori, capi d'abbigliamento, lenzuola, condizionatori e molti altri articoli popolari tra i consumatori Usa. L'elenco di questi ultimi era stato diffuso dagli Usa dopo il 6 luglio scorso. In quel giorno Washington aveva introdotto dazi del 25% su 34 miliardi di beni cinesi prendendo tempo sul da farsi per altri 16 miliardi. Pechino aveva risposto con contromisure simili che stanno colpendo anche la soia americana. Non a caso la settimana scorsa il dipartimento statunitense dell'Agricoltura aveva annunciato un programma di aiuti a favore degli agricoltori di 12 miliardi di dollari.
Anche la maggiore confederazione sindacale americana, l’Afl-Cio, che in precedenza aveva elogiato le misure tariffarie attuate dal presidente Trump non nasconde la propria preoccupazione. “Era giusto sparare un colpo, ma non si può continuare a cannoneggiare”, avverte il presidente dell’Afl-Cio, Richard Trumka. “Sono stati colpiti troppi paesi, riducendo l’efficacia dei dazi che dovrebbero essere uno strumento utile solo per far rispettare gli accordi commerciali”, aggiunge.
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