Venerdì 22 novembre 2024, ore 5:16

Europa 

Copyright: è pressing Ue sull’Italia e altri 20 Paesi 

È ancora pressing Ue sulla direttiva europea sul copyright. La Commissione europea ha infatti deciso di avviare ieri nei confronti di una ventina di Stati membri, tra cui l'Italia, delle procedure di infrazione inviando lettere di costituzione in mora. Bruxelles ha concesso due mesi di tempo ai paesi per rispondere alle sue sollecitazioni. In particolare l'esecutivo comunitario ha chiesto ad Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Grecia, Spagna, Finlandia, Francia, Croazia, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia, Slovenia e Slovacchia di comunicare informazioni sul modo in cui le norme incluse nella direttiva sul diritto d'autore nel mercato unico digitale (direttiva 2019/790/Ue) vengono recepite nel diritto nazionale.
La Commissione Europea ha anche chiesto ad Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Spagna, Finlandia, Francia, Croazia, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia e Slovacchia come viene recepita nel loro diritto nazionale la direttiva 2019/789/Ue, quella che stabilisce norme relative all'esercizio del diritto d'autore e dei diritti connessi applicabili a talune trasmissioni online degli organismi di diffusione radiotelevisiva e ritrasmissioni di programmi televisivi e radiofonici.
Nella nota diffusa da Palazzo Berlaymont si precisa che "poiché gli Stati membri di cui sopra non hanno comunicato le misure nazionali di recepimento o lo hanno fatto solo parzialmente, la Commissione ha deciso di avviare procedure di infrazione inviando lettere di costituzione in mora".
Le due direttive mirano a modernizzare le norme dell'Ue sul diritto d'autore e a consentire a consumatori e creatori di sfruttare al meglio il mondo digitale. Rafforzano la posizione delle industrie creative, consentono un maggiore utilizzo del digitale nelle aree centrali della società e facilitano la distribuzione di programmi radiofonici e televisivi in tutta l'Unione europea. Il termine per il recepimento di tali direttive nella legislazione nazionale era il 7 giugno 2021. La scadenza che Bruxelles si è fissata oggi è di 60 giorni. In assenza di risposta soddisfacente, la Commissione può decidere di emettere pareri motivati.
Fonti governative italiane hanno fatto sapere che la bozza sul copyright è pressoché pronta e che è stata inviata agli stakeholders. Inoltre il testo è stato oggetto recentemente di una serie accurata di audizioni con tutte le categorie del settore interessate.

Rodolfo Ricci

( 27 luglio 2021 )

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