Ridurre l’orario di lavoro per limitare lo stress e le assenze per malattia dei dipendenti. E’ questa la richiesta avanzata da otto sigle sindacali che rappresentano i dipendenti del Comune di Copenaghen. L’idea è quella di avviare un progetto pilota che preveda una settimana lavorativa di 30 ore. "Sappiamo da un esperimento fatto in Svezia che una settimana di 30 ore ha aiutato sia i dipendenti che le istituzioni ad affrontare meglio la pressione del lavoro", ha affermato Henriette Brockdorff, a capo di una delle otto sigle che rappresentano personale sanitario, assistenti sociali, insegnanti, personale di ufficio, impiegati di cucina e pulitori. Pur riconoscendo che l’attuale settimana lavorativa a 37 ore in Danimarca sia già più corta rispetto agli standard internazionali, la sindacalista sottolinea come la pressione esercitata sui lavoratori abbia superato i livelli di guardia a causa di esigenze di produttività troppo elevate.
Va da sé che i sindacati chiedono che la riduzione dell’orario settimanale non comporti alcuna variazione di stipendio. Il che comporterebbe un aumento dei costi di circa il 20%. Per questo i rappresentanti dei lavoratori quantificano in 12 milioni di corone (1,6 milioni di euro) il costo del progetto a carico del comune di Copenaghen. Ma Lars Weiss, capogruppo del partito socialdemocratico, attualmente alla guida della municipalità, frena. "Abbiamo un ‘modello danese’, attraverso il quale stipuliamo accordi sui salari e sulle condizioni di lavoro ogni due anni, e non comincerò a negoziare su queste materie in vista di un'elezione locale", ha fatto sapere, aggiungendo che, secondo i calcoli effettuati dal Dipartimento di finanza comunale, una settimana lavorativa di 30 ore verrebbe a costare 3,6 miliardi di corone all’anno, ben più di quanto sostenuto dai sindacati.
I precedenti svedesi, comunque, sono per lo più positivi. Nel 2014, Göteborg ha sperimentato una giornata di sei ore in una delle case di cura del Comune, che ha portato a meno giorni di malattia, a una maggiore produttività e ad un personale più felice. Toyota, sempre a Göteborg, aveva sperimentato una settimana lavorativa di 30 ore nel 2002 con un conseguente aumento della produttività del 20 per cento. Da un esperimento più recente in una casa di cura nella città svedese di Umeå, però, è emerso un risultato paradossale: addirittura un incremento del numero di assenze dovute alla malattia.