Venerdì 22 novembre 2024, ore 9:03

Report annuale 

Amnesty International: 2023 anno terribile per i diritti umani nel mondo 

Il disprezzo dell' ordine mondiale e del diritto internazionale ci riportano indietro di 80 anni. Il 2023 è stato un anno terribile per i diritti umani. È questa la premessa di Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia, presentando a Roma, il report annuale che fotografa la situazione dei diritti umani in 155 Stati al 31 dicembre 2023. Nel report si mettono in evidenza alcune delle situazioni più critiche nel panorama internazionale, a partire dal contesto mediorientale dove, dichiara Bonetti, a seguito dei "terribili attacchi di Hamas e altri gruppi armati il 7 ottobre, le autorità israeliane hanno risposto con incessanti attacchi aerei su aree civili popolate" arrivando a sfollare "con la forza quasi 1,9 milioni di palestinesi nel 2023 e limitando illegalmente l'accesso agli aiuti umanitari".

Nel mirino anche gli Stati Uniti, che "hanno usato sfacciatamente il loro potere di veto paralizzando per mesi il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite su una risoluzione indispensabile per il cessate il fuoco" mentre continuano ad armare Israele. Per Amnesty, sono responsabili anche Paesi europei come il Regno Unito e la Germania che hanno "adottato doppi standard protestando contro i crimini di guerra commessi da Russia e Hamas" ma hanno sostenuto "le azioni delle autorità israeliane e statunitensi in questo conflitto".

La Russia, nelle parole di Amnesty, ha "palesemente infranto le regole della guerra" effettuando "attacchi indiscriminati su aree civili densamente popolate, nonché su infrastrutture per l'esportazione di energia e grano". Allora Amnesty International chiede misure urgenti per rinnovare le istituzioni internazionali a tutela dei diritti umani e sostiene che il Consiglio di sicurezza dell'Onu vada riformato in modo che i membri permanenti non possano usare strumentalmente il loro potere di veto. In definitiva, i governi hanno ampiamente disatteso l'ideale della Dichiarazione universale dei diritti umani e "l'Italia non ha fatto eccezione", ha sottolineato invece Ilaria Masinara, direttrice campagne di Amnesty International Italia.

Nello specifico, Masinara sottolinea che il governo italiano "si è astenuto a più riprese dal votare una risoluzione che chiedesse un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza" e, "nonostante la decisione di sospendere il rilascio di qualsiasi nuova autorizzazione all'export di armi verso Israele a partire dall'8 ottobre 2023, ha continuato irresponsabilmente a esportare quelle ufficialmente coperte dalle licenze precedenti". Il monito di Amnesty arriva anche sul tema migrazione.

Secondo l'organizzazione "la risposta per il naufragio di Cutro" è stata quella "di un ulteriore peggioramento della gestione migratoria" che ha portato allo "smantellamento dell'istituto della protezione speciale, gettando in uno stato di irregolarità molte persone da tempo in Italia". Infine, la tecnologia è stata "usata per alimentare odio, divisione e discriminazione costituisce una minaccia in un importante anno elettorale". Nel documento viene evidenziato il rischio che nuove tecnologie "sono sempre più utilizzate come armi per aiutare forze politiche repressive a diffondere disinformazione, aizzare una comunità contro l'altra e attaccare le minoranze".

Rodolfo Ricci

( 24 aprile 2024 )

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