Venerdì 3 maggio 2024, ore 21:11

Attualità

Edilizia, il futuro è nella sostenibilità

La rigenerazione urbana è un tema centrale per le città e la traiettoria dello sviluppo che vogliamo imprimere al Paese. Serve un rilancio dell’edilizia pubblica nel quadro di una nuova sostenibilità ambientale, incrementare l’offerta abitativa, monitorare il patrimonio edile, coinvolgendo i cittadini e le forze sociali in un nuovo corso che deve essere indirizzato a favore delle aree periferiche, caratterizzate da maggiore densità abitativa e da situazioni di degrado”. Lo ha detto la segretaria generale aggiunta della Cisl Daniela Fumarola, concludendo a Roma l’iniziativa della Filca Cisl sul tema “Rigenerazione Urbana - Una opportunità per la città sostenibile”. All’evento hanno partecipato i segretari generali della Filca nazionale, Enzo Pelle, e del Sicet, Fabrizio Esposito, i senatori Michele Fina (Partito Democratico) e Maurizio Gasparri e Roberto Rosso (Forza Italia), il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e il direttore di Federcasa, Patrizio Losi. 
“La complessità della situazione economica e sociale del Paese - ha aggiunto Fumarola - da una parte impone l’evoluzione dei rapporti industriali nel solco di una più forte partecipazione dei lavoratori alle scelte delle aziende, dall’altra chiama i decisori pubblici, a partire dal Governo, a promuovere un grande Accordo di Responsabilità che sblocchi riforme e investimenti, riduca le tasse per lavoratori e pensionati, cambi il sistema previdenziale, rilanci il Mezzogiorno, investa di più sulla scuola, la formazione e le nuove competenze”. Per il segretario generale della Filca, Enzo Pelle, “è andato in scena un confronto molto proficuo”. “È necessario - ha spiegato Pelle - raggiungere in tempi brevi il risultato di una legge ad hoc sulla rigenerazione urbana, in grado di dare risposte al nuovo modo di concepire le città e l’abitare. Nella legge, che è già in discussione - ha detto Pelle - è necessario prevedere alcuni elementi che sono alla basa della proposta che abbiamo fatto insieme alla Cisl”. In particolare, secondo il segretario Filca, “bisogna unificare i fondi pubblici per l’adeguamento urbanistico, coordinandone la destinazione sotto forma di finanziamento pubblico diretto e incentivi, anche nella forma di detrazione fiscale”. Bisogna, inoltre, “promuovere specifici programmi nelle aree di edilizia residenziale pubblica (ERP), anche con interventi complessi di demolizione e ricostruzione, abbinati a specifici piani di housing provvisorio, con particolare riguardo alle periferie e alle aree di maggiore disagio sociale”. Il sindacato cislino propone poi di individuare i criteri di scelta, basati su indicatori territoriali socio-economici, qualitativi e di urgenza, relativamente all’incidenza sul numero/condizione economica dei cittadini coinvolti, per definire le priorità degli interventi. Interventi che “devono partire dal territorio e prevedere la corretta selezione degli operatori economici anche in base a criteri di qualificazioni professionali previste per la realizzazione degli interventi di rigenerazione”. Necessario, inoltre, secondo Pelle, “un sistema di monitoraggio per la raccolta dei dati relativi al livello di mantenimento degli interventi edili nel tempo e al loro reale sfruttamento”. La Filca sottolinea infine la necessità di “una piena informazione sui contenuti dei progetti, anche attraverso la predisposizione di portali web informativi e forme di dibattito pubblico”. “Il portale, inoltre - ha concluso il segretario generale della Filca - dovrà contenere le informazioni recepite dai sistemi di monitoraggio degli interventi, anche relativi allo stato manutentivo e di utilizzo del patrimonio rigenerato. Solo così si potrà vincere la sfida della rigenerazione, che dovrà avere al centro sempre la persona”. I senatori intervenuti hanno assicurato tempi brevi per l’approvazione della legge, garantendo il coinvolgimento delle parti sociali. Il sindaco Brugnaro ha ricordato le peculiarità di Venezia, ricordando però che gran parte del territorio e degli abitanti della città sono sulla terraferma, con tutte le difficoltà urbanistiche che contraddistinguono i grandi centri abitati. Losi, da parte sua, ha ribadito che la rigenerazione urbana deve rappresentare uno strumento per riportare unitarietà al tessuto urbano e creare servizi sia di carattere sociale che di relazioni. Infine Esposito ha ricordato che rigenerare le città deve essere un’occasione di sviluppo economico, che al tempo stesso va affrontata con grande rigore a salvaguardia degli obiettivi ambientali e sociali su cui si basa. 
Vanni Petrelli
 

( 19 aprile 2024 )

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