Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per lunedì 11 novembre, quello per i testi segnalati a lunedì 18. Non sono stati posti vincoli alla presentazione di emendamenti di maggioranza., che ha comunque l’obiettivo di arrivare alla votazione finale del testo anche in Senato prima di Natale, contando di risolvere l'esame in Commissione entro i primi di dicembre.
Ha detto Giorgetti in occasione della Giornata del Risparmio: ”Il Governo ha approvato il Piano strutturale di bilancio di medio termine, che in una logica di prudenza guiderà la politica fiscale del Paese nei prossimi cinque anni sostenendo il sistema economico e riportando il debito pubblico su un sentiero realistico di discesa. Coerentemente, la legge di bilancio inviata al Parlamento la scorsa settimana realizza in pieno per il prossimo triennio gli obiettivi del Piano”.
Il giudizio sulla manovra divide i sindacati confederali. A proposito dello sciopero indetto da Cgil e Uil il 29 novembre, Sbarra sottolinea: ”Noi rispettiamo le scelte degli altri sindacati - anche se non le condividiamo - ma pretendiamo analogo rispetto verso la Cisl”. Il compito del sindacato, aggiunge, è quello di ”esercitare una buona rappresentanza per gli interessi delle persone che appunto rappresenta. È sbagliato utilizzare il sindacato per fare politica di partito”. E allora occorre ” apprezzare i risultati e rilanciare chiedendo al Governo e al Parlamento cambiamenti, miglioramenti e avanzamenti”. Osserva Sbarra: ”C’è una legge di bilancio che, in una situazione difficile che nasce anche dal nuovi vincoli del patto di stabilità, orienta tante risorse per sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati; e dà un sostegno forte allo sviluppo della contrattazione collettiva di secondo livello”. Un provvedimento, prosegue, che ”aiuta le famiglie, definisce nuove risorse per il fondo sanitario nazionale e ci consente di avere fondi per rinnovare i contratti dei settori pubblici. Il giudizio di merito va dato su questo”. Ecco perché la Cisl, spiega il numero uno di Via Po, ha espresso apprezzamento sulla manovra: ”Rispetto a richieste e priorità che abbiamo avanzato al Governo sin dal mese di maggio, vediamo recepite in legge di stabilità alcune nostre proposte". Ci sono ad esempio 18 miliardi sui 30 complessivi ”che vanno a dare una proroga strutturale al taglio del cuneo contributivo e fiscale per 14 milioni di lavoratrici e lavoratori che vedranno mediamente in busta paga 1.200 euro in più ogni anno. È una misura che abbiamo chiesto come sindacato, e che dobbiamo saper accogliere e valorizzare”. E ancora,”"ci sono 4 miliardi di euro impegnati per l'accorpamento delle prime due aliquote Irpef basse, per sostenere i redditi delle famiglie in difficoltà. Ci sono 5,5 miliardi per rinnovare i contratti pubblici, 2 miliardi di sostegno alla famiglia, 2,3 miliardi sul sistema sanitario. Viene ripristinata la piena indicizzazione delle pensioni, vengono prorogati gli interventi sulla detassazione del salario di risultato”. Certo, non mancano le cose che non convincono. Intanto ”durante l'iter parlamentare noi eserciteremo una forte pressione sul Governo perché le pensioni minime vengano aumentate”. Inoltre, la Cisl è ”contro i tagli strutturali degli organici della scuola e contro la riduzione del turn over negli enti locali. Vogliamo poi che la tassazione fiscale si riduca sul ceto medio”.
Giampiero Guadagni