Nel dettaglio, viene aumentato di 100 milioni il Fondo unico nazionale del turismo, in aggiunta ai 120 milioni stanziati con la legge di bilancio. Una quota (40 milioni) è dedicata alla decontribuzione per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali.
Arrivano altri 400 milioni per le spese Covid delle Regioni per far fronte alla quarta ondata e per la campagna di vaccinazione.
Nuovi contributi per il settore dei trasporti, ancora penalizzato dall'emergenza Covid. Per il trasporto pubblico locale, stanziati 80 milioni per i servizi aggiuntivi. Per gli autobus privati è istituito invece presso il Mims un fondo da 15 milioni. Nel settore ferroviario, destinati a Rfi 10 milioni l'anno dal 2022 al 2034 per ridurre il canone di utilizzo della rete da parte di altri operatori.
Arrivano 45,22 milioni per fornire gratuitamente mascherine Ffp2 agli alunni, gli insegnanti e il personale scolastico in autosorveglianza. Fino a fine febbraio, le istituzioni scolastiche potranno acquisire le Fpp2 necessarie nelle farmacie o presso gli altri rivenditori autorizzati che abbiano aderito al protocollo d'intesa del 4 gennaio, che prevedeva un costo di 0,75 centesimi a mascherina.
Un fondo, finanziato con 50 milioni nel 2022 e 100 nel 2023, per gli indennizzi per gli eventuali danni legati ai vaccini anti-Covid.
Ricorso alla cig scontato per hotel e agenzie di viaggio, ristoranti, bar, mense e catering, parchi divertimento, stabilimenti termali, discoteche, sale da ballo e sale giochi, ma anche per i musei e radio taxi.
Nuova stretta contro le frodi sui bonus edilizi, compreso il Superbonus: il decreto prevede infatti che il credito di imposta sia cedibile una sola volta.
Bollette: bozza dl, via oneri sistema e aiuti per energivore Per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente provvede ad annullare, per il primo trimestre 2022, con decorrenza dal 1 gennaio 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW. Viene poi riconosciuto alle imprese energivore che hanno subìto un incremento del costo per KWh superiore al 30%" rispetto allo stesso periodo 2019 "un credito di imposta, pari al 20% delle spese sostenute" per l'energia.
Sottolinea in proposito il segretario confederale Cisl Romani: ”C’è un problema a livello internazionale che investe i prezzi dell'energia e, conseguentemente, anche delle materie prime che ha bisogno di essere urgentemente affrontato su più versanti. Il Il fondo per il caro-bollette è una risposta efficace in termini emergenziali e chiediamo al Governo di mantenerlo e rafforzarlo, ma non sarà sufficiente se il fenomeno assumerà, come è probabile, una dimensione strutturale. In Italia dovremmo raddoppiare la produzione di gas nazionale e diversificare le fonti di approvvigionamento”.
Intanto Bankitalia taglia le stime della crescita. Il pil, che alla fine della scorsa estate si collocava 1,3 punti percentuali al di sotto dei livelli pre-pandemici, li recupererebbe intorno alla metà di quest’anno. L’espansione dell’attività proseguirebbe poi a ritmi robusti, seppure meno intensi rispetto a quelli osservati in seguito alle riaperture nella parte centrale del 2021. In media d’anno il pil aumenterebbe del 3,8% nel 2022, del 2,5 nel 2023 e dell'1,7 nel 2024. Il numero di occupati crescerebbe più gradualmente e tornerebbe ai livelli precrisi alla fine del 2022. Lo scenario si basa sull’ipotesi che la recente risalita dei contagi abbia riflessi negativi nel breve termine sulla mobilità e sui comportamenti di consumo, ma non richieda un severo inasprimento delle misure restrittive, anche in vista di una attenuazione dell’epidemia in primavera. Giampiero Guadagni