”I dati confermano che Quota 100 è stata usata da poco più di un terzo della platea prevista. Chiediamo che i risparmi che riteniamo essere superiori a sei miliardi siano utilizzati nella previdenza” afferma il segretario confederale della Cgil Ghiselli, c he sollecita il Governo ad aprire il confronto. La Uil attraverso il segretario confederale Proietti, ritiene che la prossima legge di Bilancio ”debba introdurre una flessibilità più diffusa tenendo anche conto della gravosità e dell'usura dei lavori per l'accesso alla pensione”.
Sottolinea da partea sua il segretario confederale Cisl Ganga: ”Quando inizia a scadere il tempo per quota 100 ecco che inizia il balletto delle cifre e si assiste ad un triste gioco al rialzo”. Per Ganga ”ciò che bisogna dire, in realtà, è che l’Inps ha confermato anche per il 2021 che le domande di pensione quota 100 sono state molto meno del previsto, confermando che i costi della misura sono decisamente inferiori rispetto alle quantificazioni iniziali. Questo però non significa insuccesso, come qualcuno insiste nel sostenere, ma semplicemente che le persone quando decidono di andare in pensione cercano di valutare con attenzione costi e benefici”. Per tale ragione ”introdurre la flessibilità nell’accedere alla pensione è importante. Così come è fondamentale riformare il sistema correggendone gli aspetti più critici che sono stati descritti dalla piattaforma sindacale unitaria: pensione di garanzia per i giovani, tutela della pensione delle donne e dei lavoratori che svolgono attività gravose e usuranti insieme a quelli fragili. Andranno rafforzate, altresì, le adesioni fra i lavoratori della previdenza complementare”. Quanto alle pensioni in essere ”occorre garantire assegni adeguati che recuperino il potere di acquisto perduto in questi anni in particolare nella fascia di reddito medio bassa per la quale proponiamo il rafforzamento dell'importo e l’allargamento della platea dei percettori della quattordicesima. Sono aspetti molto delicati, ed è per questo che la Cisl vorrebbe un confronto vero e risposte dal Governo, evitando di lasciare il tema ad una quotidiana girandola di numeri”.
Giampiero Guadagni