Venerdì 22 novembre 2024, ore 6:57

Infrastrutture 

Ponte sullo stretto, opera strategica 

Il ponte sullo Stretto sarà un’opera unica al mondo, in grado davvero di unificare tutto il Paese. La sua realizzazione è indispensabile dal punto di vista sia economico che sociale, e i tempi sembrano finalmente maturi dopo anni di confronto, analisi e anche polemiche. Se ne è parlato all’iniziativa “Il ponte sullo Stretto – Infrastrutture e trasporti per unire l’Italia”, organizzata martedì a Messina, sulla nave Elio, dalla Cisl e dai sindacati delle costruzioni (Filca) e dei trasporti (Fit) e alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il ministro Matteo Salvini e il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. I segretari generali di Filca e Fit, Enzo Pelle e Salvatore Pellecchia, hanno ribadito che “questo non sarà il ponte di Sicilia e Calabria ma dell’Italia, del Mediterraneo, dell’Europa. L’opera – hanno detto – inciderà in maniera significativa sull’intero sistema della mobilità, sia passeggeri che merci, anche in un’ottica di espansione e integrazione con le reti transeuropee di trasporto. Inoltre darà occupazione a 15mila addetti l’anno per tutta la durata della costruzione, oltre a 100mila posti nella filiera coinvolta nella fornitura dei materiali e dei mezzi d’opera”. Per il presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto, “il ponte è una grande occasione per arginare la migrazione, che rappresenta la principale causa di impoverimento della Calabria e della Sicilia. Il Mediterraneo – ha aggiunto - sta diventando il luogo centrale nell’economia dell’Europa”. Gli ha fatto eco Renato Schifani, presidente della regione Siciliana: “Stiamo vivendo un momento storico, il Paese sta facendo squadra. Io rispetto chi è contrario a quest’opera, ma se si continua a essere il Paese del no, non si cresce”. “Ci muoviamo verso il rafforzamento delle infrastrutture in due regioni chiave, Sicilia e Calabria – ha detto Luigi Ferraris, amministratore delegato del Gruppo FS - coerente con la sfida del ponte. Complessivamente parliamo di circa 80 miliardi di euro in 10 anni. Il ponte – ha sottolineato - si inserisce si inserisce all'interno di un reticolo fatto di infrastrutture datate che necessitano di nuovi investimenti”. “Il ponte porterà occupazione e sviluppo”, ha dichiarato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini. “A lavori ultimati – ha specificato - l’opera costerà meno della metà di quanto gli italiani hanno pagato per il reddito di cittadinanza. E poi sarà un’opera green, e penso alla mancata emissione in aria e acqua di migliaia di tonnellate di sostanze inquinanti. Entro il 2032, inoltre, saranno pronte anche tutte le altre opere annesse. Questo – ha concluso Salvini - sarà davvero il ponte degli italiani”. Per Sbarra “la coesione è un elemento fondamentale per verificare un percorso di sviluppo, così come la mobilità non è solo una questione di infrastrutture e mezzi. È innanzitutto un tema di persone che vivono, lavorano, si muovono, contribuiscono allo sviluppo materiale e immateriale delle nostre comunità. È all’interno di questo quadro – ha aggiunto - che il Ponte sullo Stretto va inquadrato, come un’opera strategica all’interno di una visione e di un progetto di sviluppo complessivo. Solo così il ponte non sarà una cattedrale nel deserto ma, al contrario, un acceleratore di sviluppo e slancio per ulteriori infrastrutture che dovranno giocoforza essere di livello europeo. Solo così quei 100mila posti di lavoro potranno essere realizzati nel solco della stabilità, della produttività, della dignità, della qualità, generando a loro volta crescita economica per il Paese. Dare continuità territoriale alla Penisola vuol dire creare le condizioni di un protagonismo forte del nostro Paese nella partita dell’integrazione euromediterranea, protagonismo che parte dal lavoro e che si lega in modo indissolubile alla parola investimenti. E finché ci confrontiamo su come costruire un ponte piuttosto che innalzare un muro, vuol dire che siamo sulla strada giusta”, – ha concluso il leader della Cisl.
Vanni Petrelli

( 6 giugno 2023 )

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