Nuova quota per le pensioni per un solo anno, taglio delle tasse, stretta sul reddito di cittadinanza, proroga del superbonus. Sciolti gli ultimi nodi nella cabina di regia di mercoledì sera, la prima legge di Bilancio targata Draghi-Franco ha avuto ieri pomeriggio il via libera del Consiglio dei ministri. Una manovra espansiva, l'ha definita il premier in conferenza stampa, che vale 30 miliardi: di questi, 23,4 sono finanziati con l’extra deficit. Le risorse aggiuntive arrivano dai fondi inizialmente destinati alla copertura del cashback (1,5 miliardi), destinati alla riforma degli ammortizzatori; e dai risparmi derivanti dall’anticipo nel decreto fiscale di alcune spese che sarebbero state obbligatorie nel 2022. Assicura Draghi: Il Paese crescerà oltre il 6% e questa è una bussola e la strategia di questo Governo”. Queste le misure in sintesi. Pensioni. Dopo aver esaminato diversi schemi, per l'addio a Quota 100 arriva una soluzione per un solo anno, il 2022, in cui si potrà andare in pensione in anticipo raggiungendo Quota 102 con 64 anni di età e 38 di contributi e un fondo (da 3-400 milioni, per traghettare i più penalizzati dall'innalzamento dei requisiti). Previsto anche un fondo da 600 milioni in 3 anni è per favorire l'uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un'età anagrafica di almeno 62 anni. Sottolinea Draghi: “Il Governo è disponibile al confronto con le parti sociali e con il Parlamento perché l'obiettivo è il pieno ritorno al contributivo, la scatola dentro cui tante cose si possono aggiustare, come ad esempio recuperare al lavoro chi ne è uscito e si trova in nero”. Contratti pubblici. Per il rinnovo dei contratti pubblici, triennio 2022-2024, vengono stanziati 310 milioni di euro per l'anno 2022 e 500 milioni a decorrere dal 2023. Gli aumenti rispetto agli stipendi tabellari, saranno dello 0,3% dal 1° aprile 2022 al 30 giugno 2022 e dello 0,5% a decorrere dal 1° luglio 2022. . Reddito di cittadinanza. Arriva l'annunciata stretta, con controlli preventivi e un taglio dell’assegno a partire dalla seconda proposta di lavoro rifiutata, con un ”decalage” progressivo. Ci sarà comunque un rifinanziamento da 1 miliardo per coprire l'incremento della platea. Tasse. Draghi precisa: “Mettiamo 12 miliardi per ridurre la pressione fiscale: 8 miliardi vanno ad un intervento mirato per ridurre le imposte sulle società, sulle persone, sul cuneo fiscale. Ci sono varie ipotesi di impiego di questi 8 miliardi che definiremo con il Parlamento”. Superbonus. La proroga arriverà e sarà per tutto il 2022 anche per le abitazioni monofamiliari ma con un tetto di Isee per i proprietari fino a 25 mila euro e limitato quindi alle sole prime case. Per i condomini la proroga sarà al 2023, con successivo decalage. Confermati anche gli altri incentivi per la casa, dall'ecobonus al bonus verde a quello per il rinnovo dei mobili. Il bonus facciate sarà prorogato ma la percentuale scenderà dal 90 al 60% il prossimo anno. Famiglia. Diventano strutturali i 10 giorni di congedo obbligatorio per i papà, viene prorogato lo sconto per gli under 36 che acquistano la prima casa e arrivano fondi aggiuntivi per asili nido e scuole dell’infanzia. Sanità, ricerca, tpl. Alla sanità, in prima linea nell’emergenza Covid, arriveranno altri 4 miliardi tra Fondo sanitario e fondi per i vaccini e farmaci anti-virus. Altri 400 milioni andranno alla ricerca - potenziata anche attraverso il Pnrr con il passaggio da 9 a 20 mila dottorati - e sarà rifinanziato anche il trasporto pubblico locale. Investimenti. Ci saranno 2 miliardi per le infrastrutture e il Fondo di sviluppo e coesione, mentre altri 4 miliardi sosterranno gli investimenti privati. Le prime valutazioni sono concentrate sul tema pensioni. Il leader Cisl Sbarra osserva: ”Dell'ipotesi di quota 102 per un anno non si è parlato nell'incontro dell’altra sera con il premier Draghi. Dobbiamo lavorare a una riforma complessiva e strutturale del sistema pensionistico e previdenziale, cambiare questa odiosa legge Fornero per assicurare ai lavoratori e alle lavoratrici flessibilità di uscita dal mercato del lavoro”. Sottolinea il segretario generale della Uil Bombardieri: ”Sabato ci vedremo con i colleghi di Cgil e Cisl e valuteremo gli strumenti di mobilitazione”.
Giampiero Guadagni
(Foto di Julian Hochgesang)