E anche in seguito a questa forma di pressione, la norma che taglia le pensioni di medici e statali è tornata sul tavolo del Governo che non esclude un possibile intervento. La misura potrebbe innescare una fuga dei dipendenti pubblici, con possibili contraccolpi non solo in corsia, ma anche per le pratiche del Pnrr aperte negli enti locali. Sul dossier è stato deciso un supplemento di indagine. ”Si sta lavorando e sono in corso verifiche ulteriori, per trovare possibili soluzioni nell'ottica di un intervento complessivo”, fa sapere il ministro dei Rapporti con il Parlamento Ciriani nel corso del question time. ”C'è tutta l'intenzione e l'interesse a cercare di rivedere la norma”, assicura anche il ministro della Salute Schillaci.
Tuttavia la linea del Mef non è cambiata: ogni modifica dovrà avvenire a saldi invariati e per qualsiasi ritocco il Parlamento dovrà trovare le necessarie coperture. È quasi certo però che qualcosa si farà e una delle ipotesi allo studio potrebbe essere quella di circoscrivere l'intervento a chi va in pensione anticipatamente, tutelando invece le pensioni di vecchiaia, quindi chi ha raggiunto l'età pensionabile.
Intanto, dopo le conferme di S&P e Dbrs, stasera oggi a mercati chiusi è atteso il giudizio di Fitch; mentre il 17 toccherà a Moody's. Proprio il contesto macroeconomico e le sfide del prossimo futuro sono state al centro del primo faccia a faccia tra la premier Meloni e il nuovo governatore della Banca d’Italia Panetta.
Intanto dal Fondo monetario internazionale un monito all’Italia: dovrà essere ”più ambiziosa” e ”pensare a riforme di bilancio strutturali e favorevoli alla crescita, che non sono previste nella bozza di bilancio 2024”. Una indicazione accompagnata dall'esortazione a ”usare bene” i fondi del Pnrr, in linea con le attese per un'Eurozona in frenata, alle prese con gli alti livelli di debito, l'invecchiamento della forza lavoro, e il difficile compito di ripristinare la stabilità dei prezzi e attuare al meglio il volano Next Generation Eu. Per sfuggire alla recessione occorre puntare sulla crescita. E tra chi deve farlo c'è l'Italia: per Roma, sottolinea l’Fmi, sarà importante avviare un percorso favorevole in quella direzione e aumentare la produttività. Questa, agli occhi dell'organizzazione di Washington, è ”la questione chiave” da cui partire anche sulla manovra.
Giampiero Guadagni