Venerdì 22 novembre 2024, ore 6:39

Economia

Patuelli (Abi) rilancia la stagione negoziale

ll nuovo contratto nazionale di lavoro del comparto bancario ”'dovrà incoraggiare efficienza ed economicità per favorire la ripresa dello sviluppo e dell’occupazione, cogliendo ogni aspetto innovativo, guardando innanzi con lungimiranza”. Così Antonio Patuelli nella sua relazione all''Assemblea annuale dell’Abi della quale è stato rieletto presidente.

Dieci anni di crisi, ha detto Patuelli, ”hanno prodotto anche disagio sociale, minori speranze e fiducia. Bisogna indirizzare ogni energia alla ricostruzione morale ed economica, per lo sviluppo, la prosperità e la sicurezza sociale”. Il peso maggiore della crisi, sostiene Patuelli, ”l’hanno sostenuto le banche, compresse dalla crisi, da tassi infimi e da norme in continuo mutamento, talvolta anche da eccessi di burocratizzazione che non servono all''Europa”. In Italia ”per diminuire la pressione fiscale, si deve ridurre il debito pubblico. La Bce di Draghi ha garantito assai bassi tassi che, penalizzando le banche, hanno favorito la ripresa e salvato la Repubblica nella gestione del debito pubblico il cui peso, altrimenti, sarebbe caduto fiscalmente drammaticamente sulle imprese e sulle famiglie italiane”.

Per riportare fiducia nelle banche e sostenere il sistema nella sua crescita ”serve voltare pagina e per riuscirci definitivamente, occorre sia fatta definitiva luce sulle responsabilità nelle crisi bancarie: le banche sane sono moralmente parte civile, avendo subito i danni dalle crisi bancarie altrui”.

Poi un appello e un allarme: ”La scelta strategica deve essere di partecipare maggiormente all’Unione europea impegnando di più l’Italia nelle responsabilità comuni, anche con un portafoglio economico nella prossima Commissione europea”. Altrimenti ”l’economia italiana potrebbe finire nei gorghi di un nazionalismo mediterraneo molto simile a quelli sudamericani. In questa primavera, in Argentina, il tasso di sconto ha perfino raggiunto il 40%. Con la lira italiana, negli anni Ottanta, il tasso di sconto fu anche del 19%”.

Cisl e First apprezzano l’approccio dichiaratamente costruttivo con cui il presidente Antonio Patuelli ha voluto rilanciare la prossima stagione negoziale ”non solo riconoscendo il valore del lavoro sin qui svolto con i sindacati, ma aprendo ad una ricostruzione del quadro normativo complessivo, all’interno di un futuro scenario economico e settoriale che riteniamo dovrà essere oggetto di analisi condivisa”. Il segretario generale di First Cisl Romani ed il segretario confederale della Cisl Cuccello condividono anche ”l’impostazione europeista che, non solo guarda all’Unione con l’idea di proseguirne la funzione di stabilità economica e di pace, ma aggiunge la proposta di una riduzione della frammentazione regolamentare indotta dalle diverse legislazioni nazionali: occorre però prestare attenzione a che questa linea, condivisibile nei principi, non si trasformi in un ulteriore indebolimento per il sistema bancario italiano, per il quale la necessità di elasticità normativa, come ricordato dallo stesso Patuelli, è connessa alla diversa struttura dell’economia, delle imprese e del debito pubblico. È inoltre importante che qualunque sintesi normativa europea non confligga con le fondamentali prescrizioni costituzionali nazionali”.

Romani e Cuccello giudicano invece ”contraddittori i pur apprezzabili richiami all’etica ed alle responsabilità morali del sistema bancario, non sempre adeguatamente presidiate in passato, e la discutibile interpretazione dell’articolo 41 della nostra Costituzione, quando il presidente Patuelli si sofferma a parlare di funzione sociale del profitto, anziché dell’impresa, rovesciando, di fatto l’ordine di priorità sancito dai costituenti. Non c’è dubbio infatti che l’unica funzione sociale realmente realizzabile attraverso il profitto sia quella di compiere, attraverso di esso, una redistribuzione delle ricchezze che gli attuali assetti proprietari del sistema, nonché le politiche di remunerazione praticate, tendono a escludere”.

Artcolo integrale domani su Conquiste tabloid

( 10 luglio 2018 )

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