La Cisl chiede al Parlamento di di approvare questa legge. Il leader della Cisl Sbarra fa sapere che l’11 febbraio a Roma ci sarà un’assemblea nazionale di quadri e delegati sul tema per ”dare vigore a un cammino della responsabilitá e accelerare l'approvazione di un provvedimento che deve unire il paese, anche politicamente, su un nuovo modello di sviluppo che dia forte voce ai lavoratori nelle dinamiche di crescita e redistribuzione della ricchezza”.
La sollecitazione della Cisl al Parlamento è ancora più forte dopo le ultime dichiarazioni del segretario generale della Cgil Landini, per il quale questa proposta ”distrugge la contrattazione collettiva nei luoghi di lavoro, al ribasso rispetto a quanto già concordato sui diritti di informazione e consultazione nei contratti nazionali ed aziendali. Una proposta senza alcun vincolo alla reale rappresentanza delle parti”.
Commenta Sbarra: ”Grottesco che la lezione sul valore della contrattazione arrivi da chi vuole affidarsi alla politica per le regole sulla rappresentanza e le dinamiche sui salari. E letteralmente ridicolo che la critica sulla partecipazione, sancita dall'articolo 46 della nostra Costituzione, arrivi da chi lancia ogni giorno allarmi sulla tenuta della nostra democrazia. Landini ci ha insegnato che il populismo e la demagogia sindacale creano anche questi surreali cortocircuiti”. Osserva ancora il numero uno di Via Po: ”La libera contrattazione collettiva è calpestata da chi continua a chiedere, come un disco rotto, l'invasione della legge nell'autonomia delle parti sociali, non certo dalla legge di iniziativa popolare presentata dalla Cisl, che valorizza a tal punto i contratti collettivi da assegnare loro, dopo settant'anni di attesa, l'agognato adempimento di un principio costituzionale”. Prosegue Sbarra: ”Ha la memoria corta il sindacato quando dimentica di rappresentare i lavoratori e sceglie di fare politica. La Cisl non vuole cadere in questo errore e chiede al Parlamento, con ancora più forza, di approvare la legge sottoscritta da 400mila cittadini che hanno ben compreso ciò che Landini finge di non capire: non con il conflitto ideologico, non con pericolosi richiami alla rivolta sociale, ma solo con il coraggio della partecipazione è possibile elevare il trattamento economico e sociale dei lavoratori italiani”.
La proposta di legge prevede la definizione di forme di cogestione nei consigli di sorveglianza e nei consigli di amministrazione. Sarà possibile integrare anche il CdA delle società a partecipazione pubblica con almeno un rappresentante dei lavoratori. In materia di distribuzione degli utili ai lavoratori la proposta di legge prevede numerose novità rispetto al quadro normativo vigente. Sono disciplinati, inoltre, l’accesso contrattuale dei dipendenti a piani di azionariato diffuso e la possibilità da parte degli azionisti-lavoratori di affidare i diritti di voto a specifici trust, per la gestione collettiva dei diritti derivanti dalla partecipazione finanziaria. La legge prevede poi un meccanismo premiale per le imprese che coinvolgano i lavoratori in progetti innovativi e per i lavoratori che si impegnino a contribuire all’innovazione e all’efficientamento dei processi produttivi. Infine, la legge disciplina le diverse ipotesi in cui le rappresentanze sindacali unitarie o le rappresentanze sindacali aziendali hanno diritto ad essere consultate in via preventiva e obbligatoria. La procedura si estende anche agli istituti bancari e alle aziende che forniscono servizi pubblici essenziali.
Giampiero Guadagni