Venerdì 22 novembre 2024, ore 8:48

Cdm 

Manovra, misure da 35 miliardi 

Via libera del Consiglio dei ministri nella notte tra lunedì e martedì alla manovra 2023 da 35 miliardi complessivi, con 21 miliardi di euro di interventi contro il caro energia per i primi tre mesi del 2023 che consentiranno di aumentare gli aiuti a famiglie e imprese. A completare la legge di bilancio arrivano circa altri 14 miliardi di euro di interventi con al centro il capitolo lavoro, dal taglio del cuneo fiscale alla riforma del reddito di cittadinanza, ed il capitolo fiscale dall'allargamento della flat tax alla la pace fiscale.
Tra gli ultimi nodi sciolti, quello del reddito di cittadinanza. La sintesi trovata in maggioranza porta ad una riduzione del beneficio da 12 a 8 mesi nel 2023 per le persone impiegabili con l’obiettivo di arrivare ad una completa rivisitazione della misura per il 2024 assicurando comunque la tutela per i più bisognosi e per chi non è in grado di lavorare. Previsto inoltre un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito; e si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua. Dalla riforma del reddito è previsto un risparmio di 734 milioni per il 2023. Arriva anche il nuovo rinvio della legge Fornero con ”quota 103”, quindi con la possibilità di pensionamento con 41 anni di contributi e 62 anni di età. Prorogata Opzione donna ma con data di uscita parametrata al numero di figli: in pensione a 58 con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi. Confermata anche Ape sociale per i lavori usuranti.
Costerà oltre 4,1 miliardi di euro un altro degli interventi centrali della manovra: il taglio del cuneo fiscale fino al 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi. In particolare viene prorogato l’esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35.000 euro che sale al 3% per i redditi fino a 20.000 euro. La riduzione del cuneo è tutta a beneficio dei lavoratori. Tra le misure sul lavoro anche le agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato di under 36 con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare per le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza. Nel capitolo fiscale confermato l’innalzamento della flat tax fino a 85 mila euro per le partite Iva. Arriva anche l’introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40 mila euro. C’è poi la tregua fiscale con la rottamazione delle cartelle esattoriali fino a 1000 euro emesse fino al 2015 e la rateizzazione dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi a causa dell'emergenza covid, caro bollette e difficoltà economiche non ha versato le tasse. Prevista una mini sanzione del 5% sui debiti del biennio 2019-2020 e la rateizzazione fino a 5 anni. Dal 1 gennaio poi il tetto all'uso del contante viene aumentato a 5 mila euro: Tramontato l'azzeramento dell'Iva sui beni di prima necessità come pane e latte. Viene prevista invece una ”Carta Risparmio Spesa” per redditi fino a 15 mila euro gestita dai comuni, una sorta di "buoni spesa" da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all'iniziativa con un'ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari. Arriva anche l'intervento sulla tassa sugli extraprofitti che passa fino al 31 luglio 2023 dall'attuale aliquota del 25% al 35%, non più sul fatturato ma sugli utili. Collegato alla manovra anche un decreto che riduce di 10 centesimi il taglio delle accise sui carburanti per finanziare con 400 milioni complessivi interventi per le zone alluvionate delle Marche tra cui uno stop agli adempimenti e ai versamenti fiscali. Tra le altre misure la proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36; la sospensione anche per il 2023 dell'entrata in vigore di plastic e sugar tax; il rifinanziamento del fondo di garanzia per le imprese per 1 miliardo per il 2023; la riduzione dell'Iva dal 10 al 5% per i prodotti per l'infanzia e per l'igiene intima femminile e la riattivazione della società Ponte Stretto.
La manovra affronterà il vaglio del Parlamento e dovrà essere approvata entro il 31 dicembre. Molto soddisfatta si è detta ieri mattina in conferenza stampa la premier Meloni, che parla di provvedimento che ruota intorno a due grandi priorità: ”crescita e giustizia sociale”. ”Abbiamo scritto la legge di bilancio che non si limita a un lavoro ragionieristico ma fa delle scelte politiche. Abbiamo deciso le nostre priorità e abbiamo concentrato lì le risorse. La considero coraggiosa e coerente con gli impegni presi. Scommette sul futuro”. Meloni parla di un clima positivo all'interno della maggioranza e si è detta convinta che ”il lavoro parlamentare, senza atteggiamento pregiudiziale, può migliorare la manovra”.
Giampiero Guadagni

( 22 novembre 2022 )

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