Domenica 30 giugno 2024, ore 2:31

Economia 

Manovra da 20 miliardi a politiche invariate 

Non potendo fare affidamento sulla possibilità di aumentare il deficit, per il 2025 si profila una manovra da almeno 20 miliardi di euro, se il Governo intende confermare il taglio del cuneo fiscale, l’irpef a tre aliquote e gli interventi compresi nelle cosiddette politiche invariate, che comprendono tra gli altri il rinnovo dei contratti di lavoro della Pubblica amministrazione e il rifinanziamento delle missioni internazionali. È quanto emerge dal Rapporto dell'Upb sulla politica di bilancio presentato dalla presidente Lilia Cavallari, alla presenza del ministro dell’Economia Giorgetti e del Commissario Ue Gentiloni in collegamento. A legislazione vigente, quindi senza considerare la proroga nel di questi interventi previsti per il solo anno in corso, il deficit diminuirebbe dal 4,3% del pil previsto per il 2024 al 3,7% nel 2025, per poi scendere al 3% nel 2026 e al 2,2% nel 2027. Di fatto sarebbe attuata in automatico la correzione richiesta dalle nuove regole del Patto di stabilità europeo che prevedono una diminuzione del deficit calcolata nello 0,5% l'anno. Sempre l’Upb fa sapere che nel primo trimestre dell'anno il Pil è aumentato dello 0,3% in termini congiunturali (dallo 0,1% del periodo precedente) con il contributo di tutti i maggiori comparti ad eccezione del settore manifatturiero. Nel trimestre in corso la fase ciclica sembra peggiorata; alla persistente debolezza dell'industria si sarebbe aggiunta anche la frenata nell'edilizia, in seguito alla rimodulazione degli incentivi per il comparto residenziale.
Dal 2014 al 2024 il potere d'acquisto perso per le famiglie va da 160 euro per i nuclei familiari con più di 3 figli a 328 euro per quelle con un solo figlio. L'introduzione dell'assegno unico ha premiato soprattutto le famiglie più numerose, poiché la variazione del beneficio medio per figlio è crescente con la dimensione familiare. Per il 20% delle famiglie più povere l'effetto risulta comunque positivo.
Sottolinea il Ministro Giorgetti: ”In vista della prossima manovra di bilancio ”bisogna essere molto selettivi, bisogna privilegiare le politiche più utili e valutare quelle che sono meno utili. È un grande lavoro che nei prossimi mesi dovremo fare”. E alla domanda se tra le misure utili ci sia la conferma del taglio del cuneo fiscale Giorgetti risponde: ”"Lo ribadisco: tra tutte le misure di cui si discute questa è un must, un impegno inderogabile e la prima cosa che dobbiamo assicurare”. Aggiunge il titolare dl dicastero di Via XX Settembre: ”Mantenendo una politica di bilancio prudente e con interventi selettivi è necessario fornire il necessario supporto alla crescita e al sostegno dei redditi da lavoro. Quando i vincoli di bilancio impongono ristrettezze di azione le risorse disponibili vanno inevitabilmente destinate alla mitigazione dell'impatto di eventuali shock sui soggetti più esposti”.
Da parte sua il Commissario Ue Gentiloni osserva: ”In Europa nel primo trimestre di quest'anno il Pil è cresciuto dello 0,3% con risultati superiori alle attese nelle principali economie tra cui l'Italia”. Per l’Italia ”la ripresa dopo la pandemia è stata superiore rispetto alla media della zona euro tra il 2019 e 2023 il Pil è cresciuto del 3,5%" mentre per quest'anno e il prossimo la crescita dovrebbe attestarsi intorno alla media europea con lo 0,9% nel 2024 e leggermente al di sotto all'1,1% nel 2025”. Ora ”la partita si gioca su due fronti: da una parte la necessità di politiche di bilancio prudenti indispensabili per un paese con alto debito, dall'altra continuare con investimenti pubblici capaci di sostenere la crescita”. Secondo Gentiloni ”la nuove regole della governance aiuteranno e sono indubbiamente migliorative rispetto a quelle precedenti”.
Intanto, martedì scorso, importante occasione di confronto sull’attuazione del Pnrr tra tra la Cisl e la Commissione Europea, rappresentata ai massimi livelli dalla Direttrice Generale della Recovery and Resilience Task Force Celine Gauer.
Sottolinea il segretario confederale Ganga: ”Il rispetto del cronoprogramma ha consentito al nostro Paese di procedere con le richieste di pagamento dei finanziamenti. Ora occorre incidere sul versante della spesa effettiva, attualmente ancora troppo bassa e sulla messa a terra degli investimenti. Abbiamo evidenziato alla Commissione che la capacità amministrativa è un elemento decisivo del Piano. E’ necessario per la Pubblica Amministrazione centrale e locale un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di personale specializzato, andando oltre il turn over, e un piano di formazione e aggiornamento dei dipendenti. Abbiamo anche sottolineato che specifica attenzione va rivolta agli Enti Locali, modificando i parametri per la valutazione della spesa e per le assunzioni. E abbiamo rappresentato alla Commissione l’importanza di garantire il rispetto della clausola del 30 % delle assunzioni in favore di giovani under 36 e di donne, senza deroghe, in quanto, pur essendo una delle priorità trasversali del Piano, di fatto risulta applicata soltanto da un contratto su tre”.
Giampiero Guadagni

( 19 giugno 2024 )

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