Si attende anche il 23 settembre per vedere i conti annuali dell'Istat e la revisione del Pil degli ultimi 5 anni, il Psb sarà il primo step di avvicinamento alla manovra. Nel menù ci sono già la conferma del taglio del cuneo e l'Irpef a tre aliquote. Sicuri anche il bonus per le mamme lavoratrici (che dovrebbe essere esteso alle autonome) e l'assegno unico (rivisto). Il ceto medio sarà comunque oggetto di ”attenzione specifica”, assicura il sottosegretario leghista Freni, che conferma il lavoro in corso per alzare la flat tax (Salvini vuole portarla a 100mila euro).
E sale il pressing di ministeri e categorie sul ministero dell'Economia perché non dimentichi le tante emergenze che affannano il Paese, dai problemi della sanità alla crisi dell'editoria. Il ministro della Salute Schillaci chiede ”più fondi per assumere il personale e vogliamo che chi lavora nel Servizio sanitario venga pagato meglio”. L'obiettivo è inserire in manovra un piano straordinario per assumere fino a 30mila tra medici e infermieri in tre anni. Per i quali si lavora anche alla detassazione con una flat tax al 15% dell'indennità di specificità. A chiedere più risorse sono anche i medici di famiglia, che senza risposte si dicono già pronti allo sciopero. Un altro grido d'allarme arriva dall'editoria: l’aggravarsi della crisi del settore ”rende indispensabili interventi urgenti”, dice la Federazione italiana editori giornali che chiede ”misure nella manovra e una nuova legge”.
Intanto l’Ufficio parlamentare di bilancio ha inviato al Mef i propri rilievi relativi al quadro macroeconomico tendenziale provvisorio del Psb di medio termine 2025-29. La procedura proseguirà nei prossimi giorni con il processo di validazione del quadro macroeconomico tendenziale - cioè nell'ipotesi di assenza di interventi di finanza pubblica - e, successivamente, del quadro macroeconomico programmatico che incorpora gli effetti del percorso della spesa netta che sarà presentato nel Psb. L'obiettivo è di rafforzare il processo di costruzione delle previsioni e di limitare il rischio che stime eccessivamente ottimistiche sull'andamento dell'economia possano pregiudicare la credibilità dei conti pubblici.
Altri numeri arrivano dall’Istat. A luglio, mese dei saldi, le vendite al dettaglio tornano in terreno positivo dopo il calo di giugno. L’aumento è sia in valore (+0,5%) sia in volume (+0,3%). In crescita anche il dato tendenziale che segna un +1,0% in valore e un +0,1% in volume. Rispetto a giugno crescono sia le vendite dei beni alimentari (+0,5% in valore e +0,4% in volume) sia dei beni non alimentari (+0,6% valore e +0,2% volume). Rispetto a luglio 2023 gli alimentari crescono dello 0,3% in valore e in calo dello 0,7% in volume, i non alimentari crescono sia in valore sia in volume (rispettivamente +1,4% e +0,6%).
Infine l’Eurostat rende noto che il pil italiano nel secondo trimestre dell’anno è cresciuto dello 0,2%, in linea con quello dell'Eurozona e dell'Ue. Un dato che lima lievemente la prima stima flash (+0,3%) diffusa ad agosto.
Giampiero Guadagni