Intanto Confcommercio fa sapere che agli sporadici segnali positivi sul versante della produzione si contrappongo le difficoltà delle famiglie a proseguire nel percorso di recupero dei consumi, ancora distanti dai livelli del 2019. A soffrire è soprattutto la domanda di beni, dato sottolineato dal ripiegamento a gennaio della fiducia degli operatori del commercio al dettaglio. Inoltre, il rallentamento delle dinamiche inflazionistiche appare ancora limitato e non contiene granché l'erosione del potere d'acquisto di redditi correnti e ricchezza liquida, solo in parte compensata dall'importante intervento pubblico. Tutto questo alimenta le aspettative di un nuovo piccolo ripiegamento della crescita nei primi mesi dell'anno in corso.
Osserva il leader della Cisl Sbarra: ”Siamo in una stagione complicata, difficile. L’inflazione che viaggia a due cifre indebolisce e comprime i redditi dei lavoratori dipendenti e pensionati. Bisogna rilanciare gli investimenti pubblici e privati, puntando decisamente alla qualità e alla stabilità del lavoro. E occorre contrastare l'inflazione con uno schema nuovo di politica dei redditi che significa mettere sotto controllo prezzi e tariffe, arginare la speculazione, rinnovare i contratti, operare un decisivo taglio delle tasse soprattutto di lavoratori dipendenti e pensionati”.
Giampiero Guadagni