Venerdì 22 novembre 2024, ore 7:14

Economia 

Italia, una fotografia impietosa 

La buona performance dell'economia non è riuscita a intaccare le disuguaglianze economiche, che si sono ampliate”. Così il presidente dell'Istat Chelli sintetizza il rapporto annuale dell'istituto presentato mercoledì. La fotografia è questa: gli italiani sono sempre più poveri e anziani con una forbice che cresce, anche a causa dell'inflazione, tra le famiglie benestanti e quelle che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Negli ultimi 20 anni il nostro Paese ha accumulato ritardi sul volume di Pil rispetto alle principali economie europee mentre le retribuzioni hanno perso potere d'acquisto. Le persone in povertà assoluta sono 5,75 milioni, pari al 9,8% della popolazione, la percentuale più alta registrata negli ultimi 10 anni. Sono poveri in percentuale soprattutto i minori (il 14% del totale) con un tasso che è quasi triplo rispetto alla fascia tra i 65 e i 74 anni (al 5,4%), dato legato anche alla caduta del potere d'acquisto delle retribuzioni a fronte della crescita dei prezzi. Negli ultimi 10 anni le retribuzioni lorde reali hanno perso il 4,5% del potere d'acquisto ed è cresciuto il working poor, le persone che pur lavorando rientrano nella povertà assoluta. La povertà è legata non solo al proprio reddito ma anche alla consistenza della famiglia e al luogo in cui si abita. Per cui con lo stesso stipendio si può non essere povero in provincia di Caltanissetta ed esserlo a Milano. In un periodo di alta inflazione, poi, il lavoro autonomo ha retto meglio di quello dipendente.
Una delle maggiori criticità del Paese è quella demografica: nel 2023 si contano tre milioni di giovani in meno rispetto al 2003 (cinque milioni in meno rispetto al 1994 quando erano tra i 18 e i 34 anni i figli del baby boom). Negli ultimi 30 anni c'è stato invece un aumento di cinque milioni di over 65 (ora sono oltre 14 milioni), dato che crescerà man mano entreranno nella fascia i nati negli anni Sessanta. E la tendenza dovrebbe peggiorare ancora dato che i giovani ritardano sempre di più la creazione della propria famiglia con quasi cinque anni in più rispetto a inizio secolo.
Quella dell’Istat è ”una fotografia impietosa”, commenta il segretario generale della Cisl Sbarra. Che sottolinea: ”Non servono nuove leggi calate dall'alto. Per far crescere il Paese bisognerebbe costruire le condizioni di un patto tra Governo e parti sociali con l'obiettivo di aumentare salari e produttività, ridurre fortemente la tassazione su lavoro e pensioni, rinnovare tutti i contratti, favorire gli investimenti pubblici e privati, velocizzare l'attuazione del Pnrr, investire molto di più su capitale umano, formazione delle nuove competenze, innovazione, sanità, scuola”. Un patto che, osserva il numero uno di Via Po, ”dovrebbe partire da un grande accordo nazionale sul tema salute e sicurezza con un potente investimento oltre che sulle verifiche e controlli anche e sopratutto sulla prevenzione e formazione nei luoghi di lavoro e nella scuola. La politica dovrebbe favorire responsabilmente ed unitariamente le condizioni di una rinnovata concertazione per il bene del paese e dei più deboli”.
Politica che legge in modo diverso il rapporto Istat. La maggioranza pone l’accento sul buon andamento dell’occupazione, le opposizioni sulla crescita della povertà assoluta. Per il Pd le risorse necessarie a combatterla si possono trovare nella lotta all'evasione fiscale e nella tassazione dei grandi profitti che si sono realizzati in questi anni, come ad esempio gli utili record delle banche e dei player energetici.
E di ”quadro allarmante” parla mons. Luigi Renna, presidente della Commissione della Cei che si occupa dei problemi legati al mondo del lavoro. ”La mancata integrazione degli stipendi a fronte dell'inflazione, il non adeguato aggiornamento ad alcuni standard di competenze in alcuni settori, - evidenzia il presule - rende proprio quella che è la fonte di sicurezza sociale, il lavoro, vulnerabile. Quando a farne le spese sono i minorenni, si affaccia lo spettro della povertà educativa”.
Giampiero Guadagni

( 16 maggio 2024 )

Mostre

Un caleidoscopio di capolavori

Le Scuderie del Quirinale e il Casino Ludovisi ospitano la mostra "Guercino. L'era Ludovisi a Roma"

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Mostre

Dubuffet e il movimento dell’ArtBrut

Una ricca e coinvolgente mostra al Mudec-Milano

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Magazine

Via Po Cultura

SOLO PER GLI ABBONATI

"I disastri costituiscono un laboratorio dal vero per valutare il grado di integrazione, la compattezza e le capacità di recupero di vasti sistemi sociali"

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

© 2001 - 2024 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it