Sabato 29 giugno 2024, ore 18:00

Economia 

Italia, crescita moderata 

Il Pil italiano è atteso crescere dell'1% nel 2024 e dell'1,1% nel 2025, in moderata accelerazione rispetto al 2023 (+0,9%). Lo stima l'Istat nella statistica 'Le prospettive per l'economia italiana nel 2024-2025'. Nel 2024 l'aumento del Pil verrebbe sostenuto dal contributo sia della domanda interna al netto delle scorte, sia della domanda estera netta (+0,7 punti percentuali per entrambe), con un contributo delle scorte ancora negativo (-0,4 punti). Nel 2025 la crescita sarebbe invece trainata prevalentemente dalla domanda interna (+0,9 punti). Nel Def di aprile la stima tendenziale è di +1% quest'anno e +1,2% il prossimo. Lo scenario previsivo, evidenzia l'Istat, rimane caratterizzato dal perdurare di una elevata incertezza del quadro internazionale, determinata dall'evoluzione delle tensioni geo-politiche. Per quanto riguarda lo scenario previsivo, nel biennio 2024-2025 l'economia italiana è attesa mostrare un ritmo di espansione moderato ma costante, si spiega nella statistica. Il quadro internazionale, caratterizzato da attese di espansione delle principali aree nonostante l'incertezza legata all'evoluzione delle tensioni geo-politiche, dovrebbe comunque favorire una prosecuzione della crescita dell'export italiano a ritmi modesti. Per le importazioni, le attese di un andamento moderatamente favorevole delle componenti interne di domanda nei mesi a venire implicherebbero una ripresa degli acquisti dall'estero, dopo la forte contrazione registrata nel primo trimestre dell'anno in corso. Nel 2025, il perdurare dello stimolo della domanda internazionale e la prosecuzione dell'andamento positivo dell'economia italiana, in particolare dei consumi privati, favorirebbe sia una accelerazione delle esportazioni, sia una decisa ripresa delle importazioni. Per gli investimenti fissi lordi si prevede una dinamica di decelerazione nel biennio di previsione (+1,5% e +1,2% rispettivamente nel 2024 e 2025, dal +4,7% del 2023), determinata dal venire meno degli incentivi fiscali all'edilizia, che saranno compensati sia dagli effetti dell'attuazione delle misure previste dal Pnrr, sia dalla riduzione dei tassi di interesse.
Per i prossimi mesi ci si attende un graduale ritorno verso tassi di inflazione vicini ai target della Bce. E' la previsione dell'Istat nelle Prospettive per l'economia italiana nel 2024-2025. Tale dinamica, spiega l'Istituto di Statistica, determinerà, per il 2024 una forte decelerazione del deflatore della spesa delle famiglie residenti (+1,6% dal +5,2% del 2023) a cui seguirà un moderato incremento nel 2025 (+2,0%).
Nel biennio 2024-2025 l'occupazione segnerà una crescita in linea con quella del Pil (+0,9% nel 2024 e +1,0% nel 2025) a cui si accompagnerà un calo del tasso di disoccupazione (7,1% quest'anno e 7,0% nel 2025). E' la previsione dell'Istat contenuta nelle 'Prospettive per l'economia italiana nel 2024-2025. I consumi privati continuano a essere sostenuti dal rafforzamento del mercato del lavoro e dall'incremento delle retribuzioni in termini reali, ma frenati da un aumento della propensione al risparmio. Tali dinamiche determineranno per il 2024 una crescita moderata (+0,4%) dei consumi delle famiglie e delle ISP e una successiva accelerazione nel 2025 (+1%).
Sempre l’Istat rileva ad aprile per il valore delle vendite al dettaglio una diminuzione per la grande distribuzione rispetto ad aprile 2023 del -3,8%, per le imprese operanti su piccole superfici (-0,5%) e le vendite al di fuori dei negozi (-0,8%) mentre è in aumento per il commercio elettronico (+7,4%). Dunque, tra le forme distributive sono in crescita solo le vendite online, mentre si registra un calo per tutti gli altri canali di vendita, in particolare la grande distribuzione e, all'interno di questa, gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare.
Giampiero Guadagni

( 6 giugno 2024 )

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