Venerdì 22 novembre 2024, ore 7:44

Pnrr 

Fitto: sulla riuscita del piano italiano si gioca molto del futuro Ue 

Il Pnrr italiano ””non è soltanto il più grande in Europa ma è anche la più grande scommessa del Next Generation Eu. La riuscita del Pnrr italiano è la riuscita del Next Generation Eu, quindi un modello di piano sul quale si giocherà molto del futuro europeo". Lo ha detto il ministro competente Raffaele Fitto, intervenendo ieri mattina al Senato. "Abbiamo assunto l'onere di affrontare gli errori oggettivi contenuti nel Pnrr, trovando una soluzione per recuperare le risorse necessarie. Non ci dobbiamo giustificare o inseguire la motivazione delle coperture - ha aggiunto - il governo ha fatto un lavoro importante che anche l'Anci ha riconosciuto mantenendo l'impegno a coprire gli interventi usciti fuori dal Pnrr”. Aggiunge Fitto: ”Solo l'Italia insieme alla Grecia e alla Romania ha deciso di prendere internamente la quota a debito, sono oltre 120 miliardi. Questo è un elemento di riflessione che ci responsabilizza ancora di più nel migliorare la qualità della spesa e nell'affrontare il tema del rientro del debito”. Per il Ministro ”c'è un altro elemento che inizia ad emergere e che deve essere oggetto di dibattito: molte misure ed investimenti sono stati previsti nel Pnrr ma non hanno un dopo”. Infatti ”ci sono una serie di misure e di riforme che hanno previsto coperture fino al 2026 come sulla giustizia e sulla sanità e sulle quali è necessario che questo Parlamento individui le soluzione per dare stabilità e rendere efficace questo percorso di investimenti”. Sulla sanità ”ci sono oltre 15 miliardi previsti nel piano prima della rimodulazione e lo stesso importo è rimasto dopo la rimodulazione. Non c'è nessun taglio l'importo che c'era prima è quello che c'è dopo”.
In seguito alle comunicazioni di Fitto l’aula del Senato ha approvato la risoluzione presentata dalla maggioranza. Respinte quelle delle opposizioni che avevano avuto parere contrario del Governo. La maggioranza chiede un impegno al Governo ”a proseguire le interlocuzioni con la Commissione europea per una rapida conclusione della fase di verifica del raggiungimento degli obiettivi connessi alla quinta rata del Pnrr e al conseguente pagamento”". Il documento chiede inoltre all’Esecutivo di assumere ”ogni iniziativa, anche di tipo normativo” per garantire il pagamento della sesta e della settima rata entro il 2024. La maggioranza chiede espressamente di continuare ”ad informare il Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr e su tutte le misure messe in campo per assicurarne la tempestiva realizzazione”.
E di Pnrr aveva parlato martedì scorso anche il presidente dell’Autorità anticorruzione Busia in Commissione Bilancio della Camera, nell'ambito dell'esame del decreto legge sul Pnrr: ”Entriamo ora nella fase più delicata e complessa. Dopo il completamento delle gare, si avviano i lavori: occorre estrema attenzione". Sottolinea Busia: ”Bene l'attenzione al rischio di frodi, con l'ampliamento dell'apposito comitato attraverso l'inclusione anche di Anac. Purtroppo assistiamo ad una fuga dal Codice Appalti, allargando le maglie rispetto alla normativa e procedendo con utilizzo estensivo dei commissari. Non è una scelta felice quella di estendere misure derogatorie anche ai progetti uscita dal Pnrr. Va evitata la fuga dal Codice, limitando la deroga solo ai casi in cui i lavori sono già iniziati". "Quello che invece serve è potenziare gli strumenti di accelerazione delle gare. Fra questi, centrale è il fascicolo virtuale delle imprese che, attraverso la Banca Dati Anac, crea l'interoperabilità fra le banche dati pubbliche dei vari enti, facilitando l'operatore economico, il controllo della pubblica amministrazione, l'efficienza della gara”.
Giampiero Guadagni

( 13 marzo 2024 )

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