In seguito alle comunicazioni di Fitto l’aula del Senato ha approvato la risoluzione presentata dalla maggioranza. Respinte quelle delle opposizioni che avevano avuto parere contrario del Governo. La maggioranza chiede un impegno al Governo ”a proseguire le interlocuzioni con la Commissione europea per una rapida conclusione della fase di verifica del raggiungimento degli obiettivi connessi alla quinta rata del Pnrr e al conseguente pagamento”". Il documento chiede inoltre all’Esecutivo di assumere ”ogni iniziativa, anche di tipo normativo” per garantire il pagamento della sesta e della settima rata entro il 2024. La maggioranza chiede espressamente di continuare ”ad informare il Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr e su tutte le misure messe in campo per assicurarne la tempestiva realizzazione”.
E di Pnrr aveva parlato martedì scorso anche il presidente dell’Autorità anticorruzione Busia in Commissione Bilancio della Camera, nell'ambito dell'esame del decreto legge sul Pnrr: ”Entriamo ora nella fase più delicata e complessa. Dopo il completamento delle gare, si avviano i lavori: occorre estrema attenzione". Sottolinea Busia: ”Bene l'attenzione al rischio di frodi, con l'ampliamento dell'apposito comitato attraverso l'inclusione anche di Anac. Purtroppo assistiamo ad una fuga dal Codice Appalti, allargando le maglie rispetto alla normativa e procedendo con utilizzo estensivo dei commissari. Non è una scelta felice quella di estendere misure derogatorie anche ai progetti uscita dal Pnrr. Va evitata la fuga dal Codice, limitando la deroga solo ai casi in cui i lavori sono già iniziati". "Quello che invece serve è potenziare gli strumenti di accelerazione delle gare. Fra questi, centrale è il fascicolo virtuale delle imprese che, attraverso la Banca Dati Anac, crea l'interoperabilità fra le banche dati pubbliche dei vari enti, facilitando l'operatore economico, il controllo della pubblica amministrazione, l'efficienza della gara”.
Giampiero Guadagni