Da febbraio il livello dell’occupazione è sceso di circa 600 mila unità e le persone in cerca di lavoro sono diminuite di 160 mila, a fronte di un aumento degli inattivi di oltre 700 mila unità. Lo rileva l’Istat nel commento alle stime che aggiornano i dati a giugno, facendo il confronto con il periodo appena precedente al deflagrare dell'epidemia.
I tasso di disoccupazione in Italia risale all’8,8%, in aumento di 0,6 punti rispetto a maggio. La crescita delle persone in cerca di lavoro è consistente, pari a 149mila unità in più (+7,3%). Prosegue, anche se a ritmo meno sostenuto, il calo degli occupati su base mensile: 46 mila in meno rispetto a maggio (-0,2%). Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24anni) aumenta al 27,6%, in rialzo di 1,9 punti rispetto al mese precedente.
Intanto la Bce stima per l’Italia, un tasso di disoccupazione a ridosso del 25% includendo i lavoratori in Cig a zero ore, calcolati nella metà dei lavoratori in regime di riduzione oraria.
E la questione occupazionale è stata naturalmente al centro della ”Notte per il lavoro” promossa da Cgil Cisl e Uil mercoledì sera in Piazza Santi Apostoli a Roma. Tutti i manifestanti seduti nel rispetto delle norme su salute e sicurezza. Tantissimi i collegamenti via internet, per seguire le testimonianze toccanti dei lavoratori che non si sono mai fermati durante la pandemia. Sul palco, insieme ai delegati di tutte le categorie dei settori più colpiti dal Covid-19, il confronto tra i segretari generali moderato dal direttore della Stampa Massimo Giannini.
Landini ha chiesto che il blocco dei licenziamenti venga prorogato fino alla fine dell'anno e che vengano prorogate di altre 18 settimane la Cig per Covid.
Bombardieri ha ricordato che ”sono più di 10 milioni i lavoratori che hanno il contratto scaduto e hanno diritto al rinnovo”.
Furlan ha sottolineato: ”L’autunno caldo non è un destino ineludibile. L'Europa stanzia 209 miliardi per l'Italia proprio per la crescita e per il lavoro e non dobbiamo sprecare né un minuto né un euro. Chiediamo quindi al governo di condividere con noi gli obiettivi e le priorità: quello di cui il Paese ha assolutamente bisogno per recuperare i tanti punti di produzione industriale persi di Pil perso, e i tanti posti di lavoro persi. E' con il confronto che si realizzano le cose migliori”. Sul Mes, ha aggiunto la leader della Cisl, ”va tolto ogni dubbio e vanno utilizzati subito quei soldi: negli ultimi 15 anni sono state tagliate non solo le piante organiche ma anche i posti letto per circa 35 miliardi della sanità italiana. È ovvio che quei 37 miliardi, che hanno un’unica condizione, devono essere utilizzati”.