Peraltro su questo tema, così come su quello del taglio delle tasse, il braccio di ferro prosegue in queste ore anche nella larga maggioranza che sostiene l’Esecutivo.
Non bastano dunque ai sindacati le rassicurazioni sul percorso graduale di uscita da Quota 100 e neanche l'annuncio della proroga di un anno di Opzione donna e dell’estensione dell’Ape social ad altre categorie di lavori gravosi. I segretari generali di Cgil Cisl e Uil ribadiscono che l’incontro non è andato bene e tornano a chiedere una ”riforma vera” delle pensioni, non interventi ”sperimentali o temporanei” come Quota 100.
Sette mesi fa i sindacati avevano presentato al Governo una piattaforma unitaria, in cui si chiede maggiore flessibilità in uscita a partire dai 62 anni o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età; e si punta alla tutela dei giovani che rischiano di trovarsi senza pensioni ”dignitose”. I sindacati sottolineano che lo scalone va evitato ma non attraverso le ipotizzate quota 102 e 104.
Largamente insufficienti poi le risorse per finanziare la riforma degli ammortizzatori sociali. Non vengono assicurati stanziamenti adeguate per la legge sulla non autosufficienza, tema centrale visto che ci sono 3 milioni e mezzo di cittadini che vivono in difficoltà.
”Restiamo fiduciosi che il Governo torni sui propri passi”, ha detto mercoledì il segretario generale della Cisl Sbarra, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il premier Draghi e i segretari generali di Ituc, Tuac, Ces, Cgil, Cisl, Uil per la presentazione delle proposte sindacali alla luce dell’imminente G20 in programma a Roma.
Una fiducia che trova eco nelle parole di Draghi, per il quale ”il multilateralismo non riguarda soltanto i Governi, ma anche le parti sociali. Voi sindacati - ha sottolineato il premier - avete un ruolo molto importante da svolgere. La tutela dei più deboli, ovunque essi siano, ci unisce. Insieme, dobbiamo fare in modo che innovazione e produttività vadano di pari passo con equità e coesione sociale”. In un passaggio del suo intervento, il premier ha ringraziato i sindacati per la scrittura di regole chiare per riaprire, dopo il lockdown, ma anche per le norme per la sicurezza sul lavoro. Osserva Draghi: ”Il ritorno in presenza e l'accelerazione dell’economia hanno messo in evidenza, spesso in modo drammatico, il problema della sicurezza sul lavoro. Il Governo ha assunto, con l’aiuto dei sindacati, importanti provvedimenti in materia. In particolare, abbiamo aumentato i controlli e inasprito le sanzioni per le imprese che non rispettano le regole. Queste norme ora vanno applicate con rigore e celerità”.
Da parte sua Sbarra ha sottolineato che ”la guida italiana del G20 è una ragione di orgoglio ed una formidabile occasione per il nostro Paese, a cui corrisponde una altrettanto grande responsabilità ed una opportunità che non possiamo sprecare, tanto più in questa delicatissima stagione di ripartenza dell’economia nazionale e mondiale”. Per il leader Cisl ”al centro di questo nuovo corso deve esserci la persona ed il lavoro dignitoso, ben tutelato, contrattualizzato e retribuito, realmente partecipe della costruzione del bene comune”.
Giampiero Guadagni