Venerdì 22 novembre 2024, ore 9:07

Economia 

Confindustria, Orsini designato presidente  

Emanuele Orsini è il nuovo presidente di Confindustria. Lo ha designato il consiglio generale dell'associazione. L’elezione avverrà il 23 maggio. L’imprenditore succede a Carlo Bonomi e guiderà gli industriali italiani per il quadriennio 2024-2028. Dopo il passo indietro dell’industriale ligure Edoardo Garrone, Orsini ha incassato 147 sì su 173 presenti (in totale sono 187 gli aventi diritto di voto). Classe 1973, Orsini è vicepresidente uscente di Confindustria, amministratore delegato di Sistem Costruzioni e Tino Prosciutti. Molte le sfide che attendono il nuovo numero uno di Viale dell’Astronomia. Alcune di queste sono state al centro dell’audizione di Confindustria davanti alla Commissione bicamerale per il controllo sulle forme previdenziali. Per gli industriali ”lo strumento del contratto collettivo, quello buono, andrebbe salvaguardato, perché se la contrattazione collettiva non funziona, accadono due fatti: il primo è che il Parlamento è costretto a interrogarsi sulla necessità di fissare un salario minimo per legge, o un equo compenso. Il secondo fatto è che il magistrato interviene, come è successo in alcuni ambiti come quello della vigilanza privata e stabilisce lui qual è la tariffa”. Per la delegazione di tecnici di Confindustria, inoltre, ”in un contesto di profonde trasformazioni sociali, il welfare contrattuale svolge - e può certamente continuare a svolgere - un ruolo strategico, per mezzo di ogni livello di contrattazione collettiva, nella soddisfazione dei nuovi bisogni dei lavoratori”.
Ad Orsini gli auguri del sindacato. Cgil Cisl e Uil hanno deciso di celebrare il Primo Maggio di quest’anno a Monfalcone, in provincia di Gorizia. Lo slogan scelto è: ”Costruiamo insieme un'Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”. La manifestazione si svolgerà, a partire dalle ore 10, in piazza della Repubblica. Dopo gli interventi dei delegati delle tre Organizzazioni, i segretari generali Landini, Sbarra e Bombardieri concluderanno i comizi, parlando dal palco dalle 12 alle 13. Nel pomeriggio, infine, avrà luogo il tradizionale Concertone che, per la prima volta, non potrà svolgersi in Piazza San Giovanni, a causa dei lavori programmati per il Giubileo; e che, perciò, si trasferirà al Circo Massimo, dove la kermesse canora vedrà protagonisti, come sempre, cantanti di fama nazionale e internazionale e un foltissimo pubblico soprattutto di giovani.
Intanto la Cisl commenta gli ultimi dati Istat sul lavoro. ”In febbraio gli occupati, uomini e donne, sono cresciuti sia rispetto al mese precedente che rispetto a un anno fa, portando il totale degli occupati al numero più alto mai registrato”, osserva il segretario confederale Pirulli. Che aggiunge: ”A crescere sono i dipendenti stabili mentre quelli a termine si riducono ulteriormente. Il leggero aumento della disoccupazione è dovuto al fatto che più persone hanno iniziato a cercare lavoro uscendo dall'inattività. Siamo di fronte ad una crescita occupazionale che dura da tre anni, con l'incidenza dei contratti a termine che passa dal 12,8% del 2022 al 12,4% del 2023, in progressiva riduzione dal 2019, anno in cui raggiunse il picco del 13,3%. Si tratta di dati positivi che, pur andando nella giusta direzione, di certo non vanno ad intaccare in maniera significativa le principali criticità del mercato del lavoro italiano: la bassissima partecipazione al lavoro di donne e giovani e la carenza di competenze. Si tratta, con tutta evidenza, di due problemi speculari. Infatti attivare queste platee significherebbe avere maggiore disponibilità di manodopera e, dunque, non rischiare uno stop alla già bassa crescita dell'economia italiana. Ma soprattutto significherebbe migliorare la condizione reddituale delle famiglie, che in Italia sono spesso monoreddito”. Conclude Pirulli: ”Continuare ad indicare come primo problema la precarietà del lavoro, come alcuni fanno, oltre a non corrispondere ai fatti, allontana l'attenzione dai problemi reali. Occorrono pertanto politiche per far lavorare donne e giovani: incentivi mirati in sostituzione di quelli a pioggia; potenziamento dei servizi per l'impiego; completamento delle riforme scolastiche e dell'orientamento previste dal Pnrr; misure per la conciliazione/condivisione per favorire la partecipazione femminile; un rapido rinnovo dei contratti collettivi ancora aperti, per migliorare le condizioni di lavoro e di reddito ed incentivare le persone a lavorare”.
Giampiero Guadagni

( 4 aprile 2024 )

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