Sottolinea ancora Gardini: ”Le imprese sono pronte ad assumere, ma circa la metà delle figure professionali richieste è introvabile”. Solo a marzo, secondo Uniocamere, su 447 mila posti di lavoro, il 47,8% è stato di difficile reperimento. ”La mancanza di personale è il principale ostacolo anche per la crescita delle cooperative, per una su due è un problema oramai strutturale. Le nostre 17mila associate danno lavoro a 540mila persone, potrebbero assumerne altre 30mila, ma non trovano figure qualificate”. La soluzione è ”più formazione e politiche attive del lavoro”. Gardini poi insiste sulla necessità di confermare i tagli sul cuneo. ”Il cuneo andava rivisto dando priorità ai lavoratori proprio per creare maggiore potere contrattuale e maggiore capacità di spesa e consumi. Tuttavia anche le imprese soffrono, provate dai rincari dell'energia e delle materie prime, dal mismatch e dalla contrazione dei consumi interni”.
Quella di Gardini ”è stata una relazione apprezzabile anche in ragione della valorizzazione delle relazioni sindacali e per il rilancio della contrattazione collettiva sia nazionale sia di secondo livello”, ha commentato il leader Cisl Sbarra, a margine dell'evento. Da Sbarra apprezzamento per il sostegno di Gardini alla legge di iniziativa popolare presentata dalla Cisl in Parlamento sul tema della partecipazione per aprire una fase di rigenerazione del rapporto tra impresa e lavoratori”. Tra l'altro, osserva Sbarra, ” il sistema delle cooperative vive grazie al sostegno diretto e la partecipazione dei lavoratori".
Nel messaggio inviato a Gardini, il capo dello Stato Mattarella osserva: ”La cooperazione a carattere mutualistico è fattore determinante di impulso ad uno sviluppo economico equo, solidale e inclusivo”.
Giampiero Guadagni