Il leader della Cisl Sbarra giudica ”positiva” la convocazione e sottolinea: ”Occorre un nuovo patto di politica dei redditi per calmierare prezzi e tariffe, arginare e sanzionare la speculazione, tutelare salari e pensioni, rinnovare i contratti pubblici e privati”. Le misure una tantum non bastano, ”abbiamo bisogno di provvedimenti che riducano Iva e accise su beni di prima necessità, come è stato fatto dal governo Draghi. Risposte che devono trovare solida sponda anche nella legge di Bilancio, dove va rafforzato e reso permanente il taglio del cuneo contributivo, insieme alla defiscalizzazione delle tredicesime, anche pensionistiche, con una logica progressiva e a scaglioni”. Inoltre ”dobbiamo arginare e sanzionare la speculazione scandalosa che c'è nel carrello della spesa, nel costo dei carburanti e in tanti altri beni essenziali e di largo consumo”. L'obiettivo resta un nuovo patto di politica dei redditi per calmierare prezzi e tariffe, tutelare con la leva fiscale salari e pensioni, rinnovare subito i contratti pubblici e privati scaduti.
Il sindacato chiede che si avvii una cabina di regia a palazzo Chigi. Il segretario generale della Uil Bombardieri evidenzia che nell'ultimo anno i lavoratori hanno perso quasi il 10% del loro potere d'acquisto e sostiene la necessità, ”per restituire agli italiani quanto perso a causa di inflazione e speculazioni non controllate, di mettere in campo non misure spot ma interventi strutturali e scelte redistributive precise”.
D'altronde l'inflazione (in rallentamento ma pur sempre al 5,4% ad agosto) e il rialzo dei tassi pesano sempre più sui portafogli, frenando i consumi. L'erosione del potere d'acquisto e dei risparmi inizia a incidere sulla spesa delle famiglie che, se non ci saranno inversioni di tendenza, dovrebbe diminuire nel secondo semestre di 3,7 miliardi rispetto ai primi sei mesi dell'anno: è l'allarme che arriva dalle previsioni elaborate dal Centro Europa ricerche per Confesercenti. A frenare i consumi anche l'aumento dei tassi di interesse portato avanti dalla Bce, ormai al decimo rialzo consecutivo, che incide sulla capacità di spesa delle famiglie, in particolare di quelle con un mutuo a tasso variabile, sempre più in salita. A fine anno, sempre secondo le stime dell'associazione, la crescita complessiva della spesa delle famiglie dovrebbe quindi attestarsi sul +0,8%, contro il +4,6% dello scorso anno. Con un impatto sulla crescita economica: quest'anno la quota dei consumi sul Pil rischia di essere la più bassa dal 2000. Per questo Confesercenti torna a chiedere di detassare le tredicesime e dare così respiro anche ai consumi.
Giampiero Guadagni