Giovedì 21 novembre 2024, ore 20:18

Manovra 

Bruxelles promuove Roma 

La Commissione europea promuove la manovra italiana per quanto riguarda la prudenza nei conti, e nell’aumento della spesa, con la raccomandazione di tarare gli aiuti contro il caro energia limitandoli alle famiglie più vulnerabili e alle imprese esposte e ritirandoli man mano che sia abbassano i prezzi dell'energia. Bruxelles boccia tuttavia il Documento programmatico di bilancio presentato dall’Italia per quanto riguarda la lotta all’evasione, con preciso riferimento ai pagamenti elettronici e al tetto del contante; e per quanto riguarda le pensioni. Su questo punto all’Italia viene chiesto ”di attuare pienamente le riforme pensionistiche passate per ridurre la quota delle pensioni nella spesa pubblica. Non è in linea il rinnovo, con criteri di età più severi, nel 2023 dei regimi di pensionamento anticipato scaduti a fine 2022”.
Osserva il leader della Cisl Sbarra: ”È una critica sbagliata quella mossa dalla Commissione europea contro il rinvio dello scalone Fornero”. Per Sbarra ”bisogna smontare una volta per tutte il teorema dell’insostenibilità dei costi delle pensioni italiane: un’ipotesi fondata su dati errati, che mettono insieme in modo indifferenziato spesa previdenziale e assistenziale. Occorre una grande operazione verità, che mostri numeri alla mano che il peso sulle finanze pubbliche del solo segmento pensionistico epurato dalle voci di sussidio è in linea con la media europea”. E il tavolo di confronto che si aprirà il 19 gennaio sul sistema pensioni ”dovrà servire a far ripartire i lavori della commissione preposta a distinguere costi della previdenza e allocazioni di risorse assistenziali , così da superare una volta per tutte, in Europa e nel nostro Paese, rigurgiti rigoristi, ideologici e antisociali”.
Sintetizza comunque il commissario europeo agli Affari economici Gentiloni: ”quello della Ue è un giudizio complessivo positivo con alcuni rilievi critici". L’invito dell’Ue all'Italia era in sostanza ”di tenere sotto controllo la spesa corrente in un periodo come questo caratterizzato da alta inflazione e dalla stretta della politica monetaria e questa raccomandazione di prudenza è stata percepita dal Governo”.
D’altra parte gli effetti della trattativa tra Roma e Bruxelles si erano già visti: il Governo si è infatti detto intenzionato a far scattare le multe per i commercianti che non accettano i pagamenti con bancomat e carte sopra i 40 euro contro il tetto dei 60 fissato in manovra. Se una delle partite della legge di bilancio sembra vicina a chiudersi molte altre restano però aperte, dal Superbonus alle pensioni minime. Tutte questioni oggetto di emendamenti del Governo, che arriveranno entro venerdì sera e per i quali si cercano coperture che non dovrebbero andare a pesare sulla dote di 400 milioni per le modifiche parlamentari. Di certo dovrebbe arrivare una modifica sul fronte del congedo parentale come richiesto da Noi Moderati: il mese in più di congedo all'80% dovrebbe essere esteso ai papà oltre che alle mamme. A cambiare sarà anche 18App, come annunciato anche dal presidente della commissione Cultura Mollicone con la probabile introduzione di un tetto Isee. Attesa in commissione Bilancio al Senato la riformulazione del governo sul Superbonus al decreto Aiuti quater. L’intesa raggiunta in maggioranza dovrebbe prevedere la proroga del termine per la presentazione della Cilas al 31 dicembre per ottenere l'agevolazione al 110% e il decalage dal primo di gennaio. Per quanto riguarda, invece, la questione dello sbocco dei crediti già maturati la soluzione dovrebbe arrivare con la Sace a garanzia dello Stato a prima chiamata.
La ”valutazione positiva che conferma la bontà del lavoro del Governo italiano, sottolinea la solidità della manovra economica e ribadisce la visione di sviluppo e crescita che la orienta”. Il premier Meloni si dice ”particolarmente soddisfatti del giudizio espresso dalla Commissione europea sulla legge di bilancio”. E assicura: ”In questa direzione continueremo a lavorare nell'interesse dei cittadini italiani, delle famiglie e delle imprese”.
Replicando in aula al Senato sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì il presidente del Consiglio ha invece sostenuto a proposito della crisi energetica che ”l’Europa dimostra una miopia sulle grandi scelte strategiche. L'Europa dovrebbe trovare una soluzione efficace, dare il segnale di agire come attore politico”. L’Ue dovrebbe usare poi ”quella forza per porre il problema del rapporto che le scelte che altri nostri alleati stanno facendo in campo economico”. Chiaro il riferimento agli Stati Uniti. La Ue, aggiunge, ”dovrebbe mantenere una posizione comune perché se noi di fronte al conflitto ucraino ci mettiamo anche a farci concorrenza uno con l'altro in una situazione così difficile non so quanto possa essere intelligente”. La situazione energetica ”è molto complessa, l'Europa non ha tenuto in debita considerazione le questioni strategiche. La critica che spesso abbiamo fatto all'Europa è occuparsi di micro questioni e non delle questioni strategiche. Oggi siamo esposti sull'approvvigionamento di materie prime ed energia. L'Europa deve tornare a darsi una strategia su approvvigionamento e diversificazione”.
Giampiero Guadagni

( 14 dicembre 2022 )

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