Il Paese ha bisogno di banche "capaci di superare esperienze fallimentari e avventuristiche, assolvendo il dovere di creare, direttamente e indirettamente, sana e buona occupazione". Così Giulio Romani, segretario generale di First Cisl, in merito alla presunta fusione fra le tre principali banche italiane. "Se la notizia fosse vera, infatti - continua Romani - si farebbe davvero fatica a comprendere il senso e la sostenibilità di una simile aggregazione. Se, invece, come è più probabile, dovesse rivelarsi una improvvida fantasia, verrebbe da domandarsi quali interessi nasconda. Ci auguriamo che dietro tale ipotesi non si celi chi, negli anni, attraverso consulenze scriteriate, ha contribuito alla distruzione di patrimoni e organizzazioni aziendali un tempo eccellenti. Una cosa è certa - conclude Romani - se ci dovessimo trovare di fronte a un ennesimo attacco all’occupazione e alle tutele dei bancari, non esiteremmo a mobilitare la categoria, come già avvenuto in occasione del rinnovo del Contratto Nazionale". Oggi il Paese ha bisogno di banche capaci di superare esperienze fallimentari e avventuristiche, pronte a rimettersi al servizio dell’economia nazionale, assolvendo il dovere di creare, direttamente e indirettamente, sana e buona occupazione.