In base al cosiddetto Decreto Anziani l’Inps provvede infatti ad erogare, in via sperimentale, una nuova prestazione, denominata Prestazione Universale, destinata agli ultraottantenni non autosufficienti e subordinata ad uno specifico bisogno assistenziale definito “gravissimo”. Il periodo di sperimentazione andrà dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. Il bonus anziani da 850 euro andrà ad integrare l’indennità di accompagnamento che attualmente si aggira sui 530 euro al mese, innalzando così l’aiuto per coloro che si trovano in situazioni di estrema gravità a circa 1.380 euro.
L’Inps provvederà al monitoraggio della spesa al fine di un’eventuale rideterminazione dell’importo mensile della quota integrativa, qualora si verifichi uno scostamento fra il numero di domande pervenute e le risorse finanziarie individuate dal legislatore.
Martedì scorso Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno incontrato il viceministro Bellucci per continuare il confronto sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Bellucci ha presentato il punto aggiornato proprio della situazione a partire dalla sperimentazione della prestazione universale differenziata per i non autosufficienti ultra 80enni gravissimi e con Isee sanitario massimo di 6.00 euro. La Fnp Cisl ha ribadito l’importanza della realizzazione efficace di misure di integrazione sociosanitaria, finora mai concretizzate in Italia nè a livello centrale nè a livello regionale; sottolineato la necessità di una stretta collaborazione e sinergia istituzionale tra Ministeri, Regioni, Comuni e ambiti territoriali Ats per creare una interoperabilità dei dati che finora non c’è mai stata tra i diversi sistemi pubblici; richiesto misure essenziali e funzionali alla governance sia del Cipa (Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana) e sia del braccio operativo dello Snaa (Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente) che ha il compito di realizzare la programmazione integrata dei servizi, monitorarne e valutarne l’andamento a livello nazionale, regionale e locale; proposto di rivedere il percorso di valutazione della condizione di non autosufficienza con la semplificazione di strumenti e processi della valutazione multidimensionale unificata della condizione di gravità della non autosufficienza che la Fnp Cisl chiede omogenea per tutte le regioni del Paese; ribadito l’importanza di corsi informativi e formativi (tv, radio, social, ect) di prevenzione e di invecchiamento attivo strutturati non sole per la popolazione anziana poiché si incomincia ad invecchiare dal momento della nascita. Sottolinea il segretario generale della Fnps Cisl Didonè: ”Abbiamo apprezzato la disponibilità del viceministro Bellucci che ha confermato l’intenzione di continuare questo metodo di confronto con i sindacati dei pensionati per costruire un percorso pluriennale necessario a tradurre, gestire e applicare la riforma, superando le eventuali criticità che si potranno incontrare nel suo percorso di realizzazione”. E’ necessario che il suo percorso vada avanti anche con l’apporto anche del sindacato pensionati. Per questo - aggiunge Didonè - chiediamo al Governo di continuare il confronto per rilanciare i principi e i criteri direttivi della legge di riforma della legge per gli anziani e per la non autosufficienza, contribuendo così a dare valore e dignità alla persona in ogni fase della vita soprattutto quando si diventa vecchi e si ha più bisogno di aiuto e sostegno”.
Giampiero Guadagni