L'Italia, sottolinea Patuelli, ”deve essere fra i protagonisti della nuova Commissione europea, con una importante responsabilità in materia economica e una vicepresidenza”. Per il numero uno dell'Abi ”abbiamo alle spalle anni durissimi di crisi economiche, finanziarie, bancarie e anche morali, con sforzi continui per ridurre i crediti deteriorati”. Anche nelle più gravi emergenze ”le banche e chi vi lavora hanno fatto pienamente il proprio dovere, come in terremoti, alluvioni e nella pandemia dove hanno applicato d'urgenza e con diligenza anche le norme eccezionali per i prestiti garantiti alle imprese, con tutte le regole che non erano sospese, correttezza ed efficienza anche a tutela degli interessi pubblici. Le banche sono tutte in concorrenza, sono e saranno sempre più sostenibili, vigili verso ogni rischio per la salute e per l'ambiente, consapevoli, trasparenti, veloci, interattive ed umane, impegnate per l'educazione e la correttezza finanziaria, per garantire a ciascuno la libertà e la responsabilità di scegliere in quali modalità effettuare ogni tipo di operazioni. Servono banche inclusive e sostenibili e hanno assoluta necessità di stabilità delle tantissime norme internazionali, europee e nazionali che vanno semplificate”.
Per il Governatore Panetta, 'in Italia la crescita procede a ritmi moderati. La contrazione del credito all'economia provocata dalla restrizione monetaria non ha avuto effetti dirompenti, a differenza di quanto avvenuto in passato. Ciò riflette anche la robusta condizione reddituale e patrimoniale delle banche, cui ha contribuito la riforma normativa avviata dopo la crisi finanziaria. L'irrobustimento delle imprese, la solida posizione finanziaria delle famiglie e la forza delle banche ci consentono di guardare avanti con fiducia, ma non devono indurre a un eccessivo ottimismo. Il protrarsi della debolezza del credito inciderebbe su un contesto che, come in altri Paesi, è esposto a vulnerabilità, nel quale sarebbe difficile immaginare interventi pubblici come quelli eccezionalmente generosi varati dopo la pandemia. Il quadro nel quale le banche sono chiamate a fornire sostegno creditizio all'economia reale è peraltro reso complesso da più fattori. L'evoluzione congiunturale dell'economia italiana segue da vicino quella dell'area dell'euro. Nel primo trimestre di quest'anno la crescita è stata anche da noi dello 0,3%, e sarebbe rimasta dello stesso ordine di grandezza nel secondo”.
”In un contesto economico ancora incerto l'economia italiana mostra una buona tenuta”, afferma da parte sua il titolare del Mef Giorgetti, per il quale ”l’obiettivo crescita dell'1% fissato ultimo Def è ampiamente alla nostra portata, non si tratta di un obiettivo politicamente accomodante ma basato su criteri di ragionevolezza e responsabilità. La riduzione del debito è un obiettivo raggiungibile e non chiede una manovra lacrime e sangue, ma semplicemente una seria politica di controllo della spesa pubblica e di miglioramento dell'efficienza del prelievo fiscale”. Il Paese è chiamato a rispondere a sfide che presentano numerosi e forti elementi di criticità, le banche non fanno eccezione. La consapevolezza comune è che il sistema Paese è dotato oggi di anticorpi necessari ad affrontare questi impegni”.
Giampiero Guadagni