Renzi rilancia le grandi opere, con particolare riferimento al Ponte sullo Stretto per "togliere la Calabria dall'isolamento e far sì che la Sicilia sia più vicina" e la banda larga, facendo dell'Italia una "gigabyte society". Affermazioni che hanno riacceso le polemiche.
"Partecipare alla rissa: Ponte si, Ponte no, non è costume di una grande Confederazione qual è la Cisl. Certo che le ipotesi di lavoro per centomila persone e la possibilità di connettere fisicamente Calabria e Sicilia è un’opzione che a noi piace non da ora e che sarebbe benvenuta". E' quanto sottolinea il Segretario Confederale della Cisl, Giovanni Luciano, responsabile dei servizi. "Resta da chiedersi perché si è speso una fortuna di soldi pubblici per la Società Ponte sullo Stretto, ormai liquidata da tempo. Così come viene da chiedersi perché il corridoio Helsinky-Palermo non venga irrobustito prevedendo da subito il prolungamento dell’Alta Velocità ferroviaria da Salerno a Villa- San Giovanni. Domani verrà presentato il nuovo Piano d’Impresa delle Fs e vedremo se è prevista un’opera del genere. Abbiamo seri dubbi. Per la Cisl le politiche degli investimenti e delle infrastrutture sono sempre ben accette, anzi le rivendichiamo, e ci siamo espressi in passato favorevolmente per il Ponte e lo ribadiamo oggi, purché non siano solo iperboliche promesse da marinaio. In questo senso siamo anche d’accordissimo sulla banda larga, ma sarebbe ora che il Governo spieghi meglio la sua idea, visto che tra “piano dei contatori” dell’Enel e possibilità di ingresso nella case da parte delle imprese telefoniche si rischiano grande confusione e maggiori costi impropri per i cittadini, ad iniziare proprio dal costo dei nuovi contatori Enel. Sarebbe utile che il Governo chiarisse meglio in riunioni con le parti sociali quali siano le vere intenzioni ed i veri programmi sul futuro infrastrutturale del Paese".
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)