Cgil, Cisl e Uil celebrano oggi la giornata mondiale in memoria delle vittime del lavoro con diverse manifestazioni in tutto il Paese. La più importante si svolge a Montecitorio, con la conferenza nazionale “Uniti per liberare l’Italia dall’Amianto”, con gli interventi dei segretari confederali di Cisl, Uil e Cgil, Giuseppe Farina, Silvana Roseto e Fabrizio Solari. Ospiti i presidenti delle Commissioni Ambiente, Lavoro e Affari sociali della Camera, rispettivamente, Ermete Realacci, Cesare Damiano, Mario Marazziti, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti. In Italia l’amianto continua a mietere oltre 3.000 vittime all’anno per le neoplasie asbesto correlate con particolare concentrazione nelle aree produttive che più hanno contribuito alla ricchezza del Paese e in ambiti urbani che massicciamente hanno fatto impiego di coperture in cemento amianto.
Per questo l’adozione del Piano Nazionale Amianto deve essere una priorità da adottare sul piano legislativo e amministrativo con il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali.
La conferenza di oggi alla Camera dei Deputati a Montecitorio vuole essere una sollecitazione decisiva affinché le diverse buone dichiarazioni divengano dei fatti concreti.
“I danni alla salute causati dall’ amianto - informa l’Anci - sono ormai un dato inequivocabile, bisogna quindi procedere con la massima urgenza con le necessarie attività di bonifica. È quello che a Casale si sta facendo con serietà e impegno grazie al senso di responsabilità degli enti regionali competenti (Arpa e Servizi sanitari regionali) che sono riusciti a caratterizzare con strumenti tecnologici e con verifiche dirette sul campo il territorio, censendo le aree da bonificare. Anche grazie a questo lavoro meticoloso Casale Monferrato, sito di interesse nazionale che coordina 44 Comuni, ha potuto ottenere le risorse indispensabili per la bonifica, che è ormai pressochè completata negli edifici pubblici e ora sta interessando la parte privata. Anche gli accordi che il Comune di Casale ha perfezionato con il sistema bancario e delle imprese e gli organi di controllo stanno facilitando le opere di risanamento”, informa ancora l’Associazione dei Comuni. Ed è questo il modello che Anci intende promuovere con la rete dei Comuni dell’ amianto: “strumenti operativi per indirizzare le attività da svolgere a livello locale, che includa procedure amministrative snelle e norme adeguate, programmi di l’istruzione, informazione e formazione dei dipendenti pubblici, oltre alle indispensabili risorse certe da destinare alle attività di bonifica secondo un programma di priorità”.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)