Una bella notizia anche per la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Ora - sottolinea - servono più investimenti per rafforzare tutto il nostro sistema sanitario, dopo tanti anni di tagli indiscriminati, utilizzando senza indugi e tentennamenti anche le risorse del Mes". E aggiunge: "Va riconosciuto l'impegno davvero encomiabile profuso dal ministro della Salute, Speranza, che ha sostenuto con determinazione e coerenza la positiva chiusura di questa vertenza, insieme al Presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini". "Va anche dato atto - aggiunge Furlan - al presidente di Confindustria Bonomi di aver rispettato l’impegno di sostenere la firma del contratto nazionale. Ora ci attendiamo da Confindustria la stessa determinazione e coerente collaborazione con il sindacato - conclude - per la definizione di tutti i contratti privati aperti".
"Ora, anche se fuori tempo massimo, aspettiamo la convocazione per la firma sul testo definitivo. Vigileremo sulla corretta applicazione di tutte le previsioni del nuovo contratto, azienda per azienda", intervengono così i segretari generali della Fp Cgil, Serena Sorrentino, della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, e della Uil Fpl, Michelangelo Librandi. La notizia della ratifica definitiva da parte di Aris ed Aiop, con il via libera alla sottoscrizione - aggiungono - è una notizia che sicuramente risponde allo sciopero nazionale del 16 settembre scorso. Avevamo già raggiunto l’intesa a giugno - ricordano - questi mesi ulteriori, nei quali è stato negato ai lavoratori il diritto al contratto, rappresentano sicuramente una pagina da dimenticare delle relazioni sindacali", aggiungono i segretari generali di categoria.
"Registriamo che gli organismi con facoltà di deliberare delle associazioni datoriali, anche grazie alle ulteriori dichiarazioni di impegno del ministro della salute Roberto Speranza e all’attivazione delle Regioni per accelerare l’iter di approvazione delle delibere sulle risorse, sono arrivati alla positiva conclusione di questa vertenza lunga, inedita, complessa, nella quale le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata hanno dato una straordinaria prova di dignità".
"Le ragioni che hanno determinato lo stallo della ratifica - sottolineano - risiedono nell’atteggiamento di una parte del sistema di imprese che guarda al profitto più che al valore del lavoro delle persone e dei servizi di cura", dichiarano i sindacalisti e proseguono: "Rinnoviamo quindi alle Istituzioni la richiesta di avviare a breve il confronto sulla revisione dei meccanismi di accreditamento".
"Ora vigileremo sulla corretta applicazione di tutte le previsioni del nuovo contratto, azienda per azienda. Troppi furbetti hanno remato contro, sia alla firma di un contratto che arriva dopo 14 anni sia contro l’idea della parificazione di trattamento tra lavoratori della sanità pubblica e quelli che operano in strutture private accreditate. Per il sindacato è un giorno importante - concludono i segretari di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl - ancor di più per le lavoratrici e lavoratori che sanno che Cgil, Cisl e Uil sono sempre stati al loro fianco e continueranno sempre ad esserci".