Sottoscritto, presso la sede Cna, il rinnovo del contratto di lavoro area meccanica che comprende i lavoratori delle imprese del settore metalmeccanico, della installazione di impianti, del settore orafo, argentieri, autoriparazioni e odontotecnici, del restauro ed ora il campo di applicazione è esteso anche ai lavoratori metalmeccanici che svolgono attività subacquee. Il rinnovo ha vigenza 2023-2026, con un incremento salariale complessivo al 14,8% (216 euro al 4° livello). Dopo l’erogazione di un acconto su futuri aumenti contrattuali (Afac) di 96 euro al 4° livello erogati per 50 euro dal 1° dicembre 2023 e per 46 euro dal 1° aprile 2024, sono previsti i seguenti aumenti: 50 euro a dicembre 2024, 25 euro a luglio 2025, 25 euro a marzo 2026 e 20 euro a novembre 2026.
Introdotto il riconoscimento dello scatto di anzianità di 10 euro per gli apprendisti a partire da gennaio 2025. Per quanto riguarda gli elementi normativi, le principali novità riguardano: una significativa semplificazione delle parti speciali in un’unica disciplina generale; l’aumento da 8 a 16 ore della formazione continua per i lavoratori; l’adeguamento dei tempi di preavviso in caso di licenziamento e di dimissioni.
Il contratto interessa oltre 500mila lavoratori delle 122 mila imprese artigiane metalmeccaniche. “Si tratta di un risultato importante - affermano Fim Fiom Uilm - che tutela e aumenta il salario e migliora i trattamenti normativi delle lavoratrici e dei lavoratori dell’artigianato metalmeccanico”. Per il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra è “importante e positivo l’accordo siglato per il rinnovo del contratto artigiani area meccanica che garantisce significativi incrementi salariali, scatti di anzianità, formazione continua ed altre tutele adeguate. Bisogna proseguire nella stagione dei rinnovi per tutte le categorie, innovando le relazioni industriali nel segno di una maggiore partecipazione dei lavoratori alle scelte aziendali”.
Sara Martano