Arriva il primo contratto nazionale che inquadra i rider come lavoratori dipendenti: l'accordo raggiunto tra Filt Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Just Eat riconosce ai 4 mila fattorini del gruppo le tutele previste e tutti i trattamenti, normativi ed economici, previsti dal contratto nazionale della Logistica, Trasporto, Merci e Spedizione. L’azienda dunque si impegna ad assumere tutti quelli che hanno lavorato per JustEat, dal 1° agosto 2019, con qualsiasi tipo di rapporto di lavoro, anche per pochissimo tempo, mantenendo lo stesso orario precedente. A chi ha fatto almeno 60 turni cumulativi non sarà richiesto il periodo di prova.
Vengono dunque estese ai rider tutte le tutele tipiche del lavoro subordinato. Dalla previdenza all'assicurazione infortuni, retribuzione contrattuale, premio di valorizzazione. E ancora: premio di risultato, 13esima, 14esima, Tfr, integrazione al trattamento di maternità, paternità, malattia retribuita al 100%, infortunio retribuito al 100%, applicazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, ferie retribuite, rol, permessi di legge per studio o assistenza, diritti sindacali. L’accordo prevede i riconoscimenti contrattuali per festività, lavoro straordinario.
Quanto alle retribuzioni, viene eliminato il principio del cottimo e dunque il compenso non sarà più legato al numero delle consegne ma il valore di partenza del salario sarà legato ai minimi contrattuali e dunque 9,60 euro comprensivi di 2 consegne che potranno essere incrementati se si arriverà a 4 consegne, tetto massimo raggiungibile in un’ora, previsto dall'accordo. Vanno poi aggiunte le eventuali maggiorazioni per il lavoro supplementare, straordinario, festivo e notturno. Alla maturazione del secondo anno di anzianità aziendale, la retribuzione tabellare ed i rol andranno a regime, con un incremento di oltre il 10% del valore orario (11,50 euro, circa). Con diversi regimi orari di part time (da 10, 20 o 30 ore, con minimo orario giornaliero di 2 ore continuative), i turni vengono pianificati mediante app: il rider darà la sua disponibilità per la settimana successiva e Just Eat, considerando la preferenza espressa, procederà alla pianificazione della settimana lavorativa. Sono previste inoltre indennità a titolo di rimborso chilometrico per l'utilizzo del proprio mezzo per le consegne, ciclomotore o bicicletta, e l'applicazione piena e integrale delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza e consegna di tutti i Dpi previsti dalla normativa vigente, dotazioni di sicurezza fornite da Just Eat come casco, indumenti ad alta visibilità e indumenti antipioggia e zaino per il trasporto del cibo, oltre a igienizzanti e mascherine. Oltre alle coperture assicurative, di legge, fornite dagli istituti di previdenza ed assistenza pubblici (Inps e Inail), a tutti i dipendenti sarà fornita un'assicurazione infortuni aggiuntiva.
”È un risultato importante - affermano Cgil, Cisl, Uil - che restituisce la giusta dignità all'attività di questi lavoratori, affermando diritti ed eque tutele contrattuali. Just Eat Takeaway ha accettato di applicare ai rider il contratto nazionale Trasporti, Merci e Logistica integralmente convenendo con la proposta del sindacato e ritenendolo idoneo alle proprie necessità, articolando le diverse clausole e la necessità di maggiore flessibilità organizzativa attraverso un accordo aziendale. ”Siamo convinti - dicono i sindacati - che possa aiutare ad indicare una via di regolazione del settore. Auspichiamo che le altre piattaforme seguano il modello di subordinazione oggi definito per creare una situazione di parità di condizioni. Non c’è bisogno di inventarsi nulla, le regole e i contratti nazionali esistono già. È importante continuare a lavorare insieme per perseguire un’idea di crescita e di sviluppo che sappia tenere insieme produzione, qualità e buona occupazione, profitto e sicurezza, tutto ciò rimettendo al centro il valore della persona, in un contesto di relazioni sindacali partecipativo, improntato al dialogo”.
Commenta il segretario generale della Cisl Sbarra: ”Dopo il traguardo sul protocollo anti-caporalato digitale, compiamo un altro passo fondamentale verso una regolamentazione equa e adattiva perché generata dall’incontro pattizio, partecipativo e dinamico di relazioni industriali costruttive, innovative e responsabili. Un modello da estendere a tutto il lavoro su piattaforma, e che ora deve portare, tra l'altro, alla firma di uno specifico Protocollo nazionale su salute e sicurezza che rafforzi le tutele di tutti i riders. Bisogna dare protagonismo alle relazioni sociali e alla contrattazione per assicurare redditi adeguati e massima protezione sociale, alti standard su salute e sicurezza, produttività e buona flessibilità negoziata”.
Giampiero Guadagni