Dopo anni di generiche affermazioni sull’importanza della Ricerca senza che a queste siano seguiti atti concreti sembra che finalmente qualcosa si stia muovendo concretamente. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato che il 1° maggio si terrà un Cipe straordinario per l’approvazione del Piano Nazionale della Ricerca 2015-2020 contenente le linee di sviluppo e le risorse necessarie per finanziare la Ricerca pubblica del Paese. "La Cisl e la Fir - interviene Giuseppe De Biase, segretario generale della Fir Cisl - da sempre considerano la Ricerca e l’Innovazione elementi essenziali per lo sviluppo del Paese. Tuttavia, in particolare negli ultimi anni, il sindacato ha dovuto spesso mobilitarsi contro i tentativi di smantellamento del Sistema Pubblico di Ricerca, a partire dalla soppressione di Enti fino ai tagli dei bilanci degli Enti di Ricerca (Epr). Il finanziamento pubblico degli Epr è in alcuni casi insufficiente anche per la retribuzione del Personale. Il sostanziale blocco delle assunzioni ha poi portato ad un altissimo livello di precarizzazione del Personale. Evidentemente - aggiunge De Biase - ci aspettiamo non solo l’ufficializzazione del Piano Nazionale della Ricerca ma anche di sapere se le risorse cui fa riferimento il Premier sono aggiuntive rispetto a quelle che attualmente vengono erogate".
Intanto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin fa sapere che i ricercatori assunti nel Servizio sanitario nazionale, "potrebbero essere meno di 20 mila ma anche di più. Con dei bandi selezioneremo chi merita di ottenere il finanziamento per condurre una ricerca - spiega Lorenzin. Sceglieremo non solo in base alle pubblicazioni fatte ma anche all’ idea di studio proposta, valutando che margini di sviluppo pratico ha. Poi offriremo contratti che in una prima fase arrivano a durare fino a 7 anni. Ci saranno valutazioni ogni anno per capire come procede il lavoro. Se tutto va bene si potrebbe arrivare fino a 15 anni di contratto. Altrimenti si interrompe il rapporto".